V Rising, la recensione

V Rising è un mix tra un titolo Survival e un Hack & Slash costruito per soddisfare gli amanti di questi due generi videoludici

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Il primo contatto con V Rising potrebbe lasciare spiazzata la maggior parte dei giocatori. A un primo sguardo, infatti, il titolo sviluppato dai ragazzi di Stunlock Studios può sembrare un’opera Hack and Clash sulla falsa riga di Diablo. Un gioco basato sull’azione, sulla trama e con una moltitudine di meccaniche GDR a sorreggere il tutto. Nonostante queste siano tutte caratteristiche presenti (almeno in parte) nel titolo, V Rising è in realtà un Survival basato sulla raccolta di risorse, sul crafting e sulla costruzione di una propria base operativa. Un colpo di scena che potrebbe inizialmente confondere, ma che lentamente si rivela essere il vero punto di forza della produzione.

Ammettiamolo: il mercato è ormai composto da titoli che si assomigliano l’uno con l’altro. Cloni di opere di successo, che tentano di rubarsi a vicenda lo stesso pubblico, piuttosto che cercare di formare una nuova nicchia di appassionati. Ebbene, V Rising non inventa nulla di nuovo, ma riesce a mescolare diversi elementi per dare vita a un esperimento fresco, divertente e a tratti persino innovativo

Dopo quasi due anni in accesso anticipato, l’ultima fatica di Stunlock Studios è approdata a maggio su PC e sarà disponibile a partire dall’11 giugno anche su PlayStation 5. Milioni di giocatori in tutto il mondo potranno quindi testare con mano la bontà del progetto realizzato dal team svedese. Un progetto fruibile sia in solitaria, che attraverso un affascinante modalità multigiocatore. Nelle scorse settimane abbiamo dato vita al nostro personale castello, scoprendo un livello di personalizzazione che ci ha lasciati a bocca aperta. Siete curiosi di scoprire se uscire dalla propria bara per vedere la luce del sole sia una buona idea? Allora seguiteci nella nostra recensione di V Rising!

TRAMA E CONTESTO

V Rising è ambientato in un mondo dove i vampiri sono stati emarginati. Un mondo ostile, composto da sanguinose battaglie e costellato di pericoli provenienti sia dalla razza umana, che dalle creature mostruose che vagano per le lande. Il nostro protagonista è un vampiro che, dopo essersi risvegliato, decide di appropriarsi nuovamente della propria terra. Un obiettivo che intende raggiungere a qualsiasi scopo, travolgendo e massacrando chiunque si metta sul proprio cammino.

La trama del titolo di Stunlock Studios non è certo il motivo per cui avvicinarsi a questo affascinante Survival. La sceneggiatura è spesso labile e, nonostante la presenza di una sorta di campagna single player, si ha spesso la sensazione che non ci sia una vera e propria storia da seguire. Questa percezione varia leggermente dopo una decina di ore di gioco, ma si ha la costante impressione che il racconto sia stato pensato solamente per dare un contesto alle nostre azioni. Un contesto che, sia chiaro, funziona molto bene, ma che difficilmente saprà emozionarvi. Il protagonista della nostra avventura è personalizzabile nell’aspetto estetico e funge da avatar per il giocatore. Il tutto senza maturare mai una sua psicologia o senza appassionare coloro che da un videogioco cercano anche un buon comparto narrativo. Il fascino di V Rising è da ritrovare altrove.

UN’ESPERIENZA COSTRUITA SU MISURA

Come già accennato in apertura, V Rising è un mix tra un Survival e un Hack & Slash che punta tutto sul rendere l’esperienza ludica il più personalizzabile possibile. L’intero gioco, per cominciare, può essere affrontato sia in solitaria, attraverso dei server privati, che in partite pubbliche con altri giocatori. Questo comporta un cambio totale di approccio al gameplay. Se in solitaria il tempo scorre solo quando giochiamo, permettendoci di vivere la nostra avventura con estrema tranquillità, nel multigiocatore online il tempo scorre in continuazione. Questo significa che non solo il proprio personaggio è esposto a pericoli costanti, ma che l’intero castello del protagonista rischia di essere sopraffatto (e conquistato) dagli altri giocatori mentre siamo offline. Questo prevede una buona gestione delle difese e un impegno giornaliero, in modo da poter tenere monitorata la situazione nel server. Come potete immaginare, già questa caratteristica cambia completamente l’approccio al gioco.

Mentre cerchiamo di sopravvivere ai vari pericoli, siano essi altri giocatori o semplici nemici gestiti dalla CPU, dovremo continuamente raccogliere risorse e creare nuove armi, armature e oggetti per la nostra dimora. Ci troviamo senza dubbio di fronte a uno dei sistemi di crafting più guidati degli ultimi anni. Le prime cinque ore di V Rising sono un tutorial perfetto, caratteristica da non sottovalutare quando si parla di Survival. Al termine di questa lunga "sessione di prova", il giocatore ha tutte le basi per lavorare in autonomia. Attraverso il menù delle opzioni, inoltre, è possibile personalizzare anche dei dettagli come i tempi dedicati al crafting o il numero di risorse ottenibili dall’ambiente circostante. Questo perché V Rising è sì un Survival, ma vuole divertire anche coloro che cercano un’esperienza più action e snella.

Da questo punto di vista, il titolo di Stunlock Studios presenta un combat system frenetico e divertente. Nulla di davvero innovativo, sia chiaro, ma capace di divertire con una discreta varietà di armi, abilità e nemici. Nella nostra partita ci siamo trovati di fronte a decine di boss differenti, in grado di illuderci spesso di trovarci di fronte a un gioco sulla falsa riga di Diablo. Questa doppia anima è senza dubbio il motivo per cui V Rising ha ottenuto un grande successo nella sua versione in accesso anticipato. Siamo di fronte, infatti, a un gioco modellato su diverse tipologie di pubblico. Un gioco che si adatta per sopravvivere al mercato e che, esattamente come un vampiro, una volta afferrata la preda non ha intenzione di lasciarla andare.

IL FASCINO DEI VAMPIRI

Da un punto di vista prettamente tecnico, V Rising è un gioco che convince, ma che non fa certo gridare al miracolo. I modelli dei personaggi sono discreti e vantano uno stile sospeso tra il grottesco e il cartoon. Un effetto valorizzato inoltre da una buona direzione artistica e da un creature design riuscito. Lo stesso si può dire del comparto sonoro, che accompagna degnamente il giocatore per l’intera avventura, pur senza esaltare mai davvero. Un risultato che ci ha soddisfatto mentre giocavamo al titolo, ma che ci ha fatto dimenticare qualsiasi traccia musicale una volta chiusa l’applicazione. Segnaliamo, infine, la presenza dei sottotitoli in italiano. Una caratteristica., anche in questo caso, da non dare per scontata e che ci ha fatto molto piacere trovare in un’opera pensata per soddisfare una fetta di pubblico tanto ampia.

V RISING, IL COMMENTO FINALE

V Rising è un gioco costruito su misura del giocatore. Un titolo che non presenta una trama accattivante o un comparto tecnico d’eccellenza, ma che si focalizza sulla bontà del gameplay e sulla possibilità di vivere un’esperienza estremamente personalizzabile. Che vogliate giocare in solitaria o con i vostri amici poco importa. Se amate i Survival e non disdegnate un po’ di sana azione, allora V Rising è il titolo che state cercando. Ma badate bene: come il sangue per i vampiri, anche l’opera di Stunlock Studios può creare dipendenza.

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