Uomini ma straordinari, la recensione
In Uomini ma straordinari, Altan riesce a trasporre la stessa verve e la stessa causticità delle sue fulminanti vignette
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Con Uomini ma straordinari, uscito in fumetteria e in libreria di varia a fine settembre, Coconino Press ha lanciato una collana dedicata ai romanzi a fumetti di Altan, al secolo Tullio Francesco Altan. L'autore trevigiano è noto come creatore della Pimpa e per le sue collaborazioni con il Corriere dei Piccoli e Linus, ma nella sua lunga carriera non ha realizzato solo fumetti per i più piccoli. Unanimemente riconosciuto come un maestro d’ironia e di sarcasmo, Altan è un acuto e pungente vignettista di satira politica, e presta da decenni la propria matita ai più autorevoli quotidiani e periodici italiani.
"Con Uomini ma straordinari, Altan riesce a riprodurre la stessa verve e la stessa causticità delle sue fulminanti vignette."Colombo, ovviamente inerente Cristoforo Colombo, è stato pubblicato su Linus dal dicembre 1976 al novembre 1977 ed è arricchito da un prologo a colori apparso nel 1979 all'interno della collana Biblioteca Umoristica Mondadori. Altan affronta la Storia con la “S” maiuscola e mette a nudo l'insuperabile avidità del nostro animo, l'egocentrismo degli europei che porterà allo sterminio delle popolazioni amerindie.
Con il profano, invece, Altan si confronta sulle pagine di Casanova, dove ripercorre alcune avventure di Giacomo Casanova, riportate per la prima volta su Linus nel giugno 1976. In tavole dalla griglia particolarmente frammentata e ricche di balloon, che rispecchiano lo spirito irrequieto del dongiovanni veneziano, la cui spavalderia e la cui arditezza vengono notevolmente ridimensionate.
In Ben, il quarto figlio di Noè, infine, si approccia il mito, quello del Diluvio Universale. Il giovane protagonista è l'immaginario figlio minore del grande patriarca, di gran lunga il più sveglio e intelligente tra i suoi fratelli: Sam, Cam e Iafet. Il racconto, tutto a colori, è stato scritto e disegnato da Altan in occasione del centenario della famiglia Nonino, produttrice di grappa, e stampato nel gennaio 1997 in un'edizione a tiratura limitata e fuori commercio. È l'episodio più divertente e leggero del quartetto, in cui, per i motivi che vi saranno ormai chiari, Ben diviene colui che ha inventato e donato il pregiato distillato all'umanità.
Con Uomini ma straordinari, Altan riesce a riprodurre la stessa verve e la stessa causticità delle sue fulminanti vignette con ritmi e modalità funzionali ai meccanismi della narrazione articolata su più pagine. In ognuno dei quattro racconti, l'autore dimostra una conoscenza precisa e di aver svolto un'approfondita documentazione dei temi trattati, cosa che gli permette di rappresentare i momenti più significativi delle vicende e delle gesta dei protagonisti ribaltandone i nobili scopi, gli slanci disinteressati e la proverbiale audacia.
Alcune delle nostre certezze vacillano, con eroi che diventano antieroi e si fanno umani, fragili, cedevoli al vizio, alla corruzione e all'egoismo. Raramente abbiamo sentito così vive e vicine queste personalità, che qui emergono dalla freddezza delle cronache e dalle nebbie della fantasia per farsi carne e sangue, miseri e tribolati come tutti noi.
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