Universo Marvel: La Guerra dei Regni 3, la recensione
Un ritmo frenetico, i drammatici colpi di scena e la superba prova di Russell Dauterman sono i punti di forza del terzo numero di La Guerra dei Regni
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Dopo l’invasione dell’esercito di Malekith, la Terra è diventata il teatro della Guerra dei Regni, epico evento che sta coinvolgendo l’intera comunità supereroistica Marvel. L’Elfo Oscuro ha iniziato molto tempo fa ad assoggettare i diversi reami alla sua volontà, e Midgard era l’unico che ancora sfuggiva al suo controllo: una volta radunati Giganti di Ghiaccio, troll, demoni e altre creature mostruose, è ora pronto a completare l’opera.
Presentata come la storia in cui Il Signore degli Anelli incontra l’Universo Marvel, il megaevento architettato da Jason Aaron (Avengers) sta tenendo fede alle aspettative traslando personaggi amatissimi in un contesto inedito. L’operazione è talmente convincente che trovare il Punitore a capo di una squadra di Elfi Chiari o Ghost Rider dare libero sfogo alla sua anima più metal insieme a dei ragni enormi strappa un sorriso compiaciuto. Non di meno, l’incontro di mondi diametralmente opposti dà vita a un urban fantasy in cui possiamo ammirare Daredevil in azione con poteri divini, così come Odino mentre affronta i suoi avversari con un’armatura iper-tecnologica realizzata da Tony Stark e Shuri.
"Su queste pagine va in scena il corrispettivo Marvel della Battaglia del Fosso di Helm."La successione degli eventi è frenetica, con Aaron che sposta l’attenzione sui diversi fronti della guerra: se da un lato questa scelta imprime un ritmo incalzante alla storia, dall’altro non permette allo scrittore di fornire un approfondimento alla vicenda, rimandando l’operazione ai vari tie-in: un limite non solo di War of the Realms ma di tutti i grandi eventi.
Ci pensano Russell Dauterman (Mighty Thor) e Matthew Wilson a mettere tutti d’accordo con l’ennesima prova superlativa: il disegnatore statunitense conferisce grande potenza a ogni vignetta, riuscendo a caratterizzare con precisione le più disparate creature, mentre il colorista lega le varie ambientazioni con palette sempre suggestive.
Ineluttabile, la battaglia decisiva si avvicina, e noi serbiamo la speranza che nelle battute finali Aaron riesca a conferire alla storia quell'emotività che ha reso unica la sua run dedicata a Thor.
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