Un'estate ai Caraibi - La recensione

Diversi italiani si ritrovano nelle isole dei Caraibi, tra amori incerti e corna sicure. Quando pensi che più in basso di Un'estate al mare non si può andare, i Vanzina ti sorprendono. Con le pagelle!

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloUn'estate ai CaraibiRegiaCarlo Vanzina
Cast
Luigi Proietti, Biagio Izzo, Martina Stella, Enrico Brignano, Carlo Buccirosso, Alena Seredova, Carlo Buccirosso, Enrico Bertolino, Paolo Conticini
Uscita12 giugno 2009 

Devastante. Francamente, non trovo altri aggettivi. Pensavo che Un'estate al mare fosse veramente un brutto colpo nella carriera dei Vanzina. Ma, in confronto, le storie erano elaboratissime e lì comunque c'era l'episodio di Proietti che era molto divertente. Qui l'impressione è che la trama sia stata scritta in pochi minuti (neanche un tentativo di incrociare le varie vicende ai Caraibi, ma come è possibile?) e comunque senza nessuna convinzione, come se i fratelloni fossero i primi a non credere al successo dei cinecocomeri e volessero mollare questa strada. 

Si parte con i soliti titoli sparati, i personaggi e la musica dance. Ma c'è un copyright, per cui tutte le pellicole cocomeropanettose devono iniziare così? Mah, chissà. Di sicuro, 110 minuti sono un grosso azzardo con questa povertà di idee. Sicuramente, se proprio (con una pistola puntata alla tempia) bisogna salvare qualcosa è l'episodio dei romani interpretati da Mattioli e Brignano. E' evidente che non si sapeva bene dove andare a parare nello sviluppo della storia (tanto che non si riannodano neanche i fili di una sottotrama importante), ma almeno i due sullo schermo funzionano. Non si può dire lo stesso del resto della compagnia.

Il capitolo Proietti è quello che delude di più, non tanto perché sia spregevole, ma perché da lui ci si aspetta di più. Purtroppo, non basta citare Febbre da cavallo (espressamente) e tutte le centinaia di film (dal Monello di Chaplin a Paper Moon di Bogdanovich) con protagonisti un adulto e un bambino che se la cavano con ogni mezzo, lecito o meno. Sul capitolo adozioni al volo, stendo un velo pietoso.

Il terzetto Conticini-Ruffini-Stella deve invece portare avanti una storia esilissima. Per farcela, ci vorrebbero degli istrioni comici maestri del campo. Ergo, inutile sperare troppo, c'è solo da rammaricarsi per i tempi in cui i Vanzina i giovani li sapevano descrivere. La storia con Buccirosso e Bertolino parte come una barzelletta. Poi peggiora, nel senso che non ha proprio alcun senso logico.

D'altronde, inutile preoccuparsi dei protagonisti umani, se tanto poi i migliori primi piani vanno al product placement (il signor Blackberry sarà felicissimo). E ci si chiede che idea abbiano del pubblico gli autori, se una voce deve leggere anche le scritte. Si pensa che la platea che va in sala sia composta di analfabeti?

Per il resto, il solito materiale da cinepanettoni, con effetti speciali per cui ormai non si sa più che dire (le meduse digitali?) e i soliti indigeni che parlano italiano doppiati in maniera comica. Peccato che abbiamo già visto il trucco 10.000 volte, altrimenti avrebbe fatto ridere. D'accordo che il modello lo hanno inventato loro, ma i cinepanettoni di De Sica ormai funzionano meglio. Quanto meno, riescono a rendere sexy i concorsi di maglietta bagnata (e almeno, visto che tanto i contenuti sono quelli, nei prodotti natalizi con De Sica si vedono più tette e non solo sui poster).

Infine, che dire del cammeo del finto Berlusconi? La faccia sembra l'Hulk di Ang Lee. Sarebbe da querela da parte di Palazzo Chigi, peccato che dovrebbe denunciare una sua società...


Frasi da ricordare
A dimostrazione della creatività del film, l'unica frase da ricordare è "quando t'è morta la maestra, subito?"

Le pagelle

Gigi Proietti: questa estate invece di farci ridere dovrebbe soprattutto farci commuovere. Non riesce in nessuno dei due obiettivi, ma con un personaggio scritto così, che si poteva fare?
Voto: 6 alla sua prova, 3 per il modo in cui continua a sprecare il suo talento in progetti del genere...

Maurizio Mattioli: se proprio bisogna salvare qualcuno, direi che è lui. Nulla di straordinario, ma nei panni del palazzinaro cafone e schiavista rende bene. E l'unica frase che mi ricordo del film è la sua...
Voto: 6,5

Enrico Brignano: assieme a Mattioli, funzionano bene e nel ruolo della 'vittima' Brignano risulta sempre efficace. Un po' meno quando cambia volto...
Voto: 6

Paolo Conticini: inizia bene, poi si concentra solo sulle smorfie e le battutine. Può far meglio di così...
Voto: 5,5

Paolo Ruffini: con la Stella formano una coppia perfetta, visto che il livello interpretativo è lo stesso...
Voto: 4

Martina Stella: per fortuna che nelle fiction televisive un lavoro lo si trova sempre.
Voto: 4

Carlo Buccirosso: Dal Paolo Cirino Pomicino de Il divo al lavoro su Un'estate ai Caraibi il passo non è esattamente breve. Fa quello che può, ma il personaggio proprio non conquista...
Voto: 6-

Enrico Bertolino: nettamente il peggiore, il cinema non fa per lui. Ma forse neanche la fiction televisiva...
Voto: 3

Biagio Izzo: francamente, sembra sempre che faccia lo stesso personaggio da una vita. O lo disegnano così o è colpa sua.
Voto: 5,5

Alena Seredova: era più bella un anno fa. Che dite, non è un giudizio cinematografico? Su, siamo seri...
Voto: chiedetelo a Buffon...

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