Undone (seconda stagione): la recensione

La seconda stagione di Undone abbandona molti dei pregi della prima per gran parte della sua durata, per poi recuperarli negli ultimi minuti

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Undone la recensione della seconda stagione, disponibile su Amazon Prime Video dal 29 aprile

Il 2022 sembra essere l'anno dei ritorni, così dopo due anni di assenza, lo scorso 29 aprile Amazon Prime Video ha pubblicato la seconda stagione di Undone. La serie ideata da Kate Purdy e Raphael Bob-Waksberg (BoJack Horseman) sfrutta l’animazione rotoscope per narrare le disavventure della giovane Alma e i suoi tentativi di migliorare la vita della propria famiglia.
Purtroppo, se la prima stagione viaggiava su un sottile filo tra realtà e immaginazione, questa seconda prova a buttarsi tutta da un lato, sacrificando molti dei punti forti del primo gruppo di episodi. Alma e la sua famiglia iniziano quindi a giocare con le pieghe del tempo, e non tutto andrà per il verso giusto.

Undone: la trama della stagione 2

Nell'enigmatico finale della prima stagione di Undone, avevamo lasciato Alma (Rosa Salazar) in messico, davanti alla grotta dal quale il suo defunto padre Jacob (Bob Odenkirk) sarebbe dovuto uscire se i due fossero riusciti a cambiare il corso del tempo. Alma però soffriva di insanità mentale, lasciando intendere che tutto quello che avevamo visto negli otto episodi fosse solamente frutto degli scherzi della sua mente. Una lettura che, come già detto, viaggiava in bilico tra realtà e finzione senza dare alcuna risposta, e che funzionava anche per quello.

La seconda stagione cerca invece di cambiare le carte in tavola. Ancora convinta che suo padre esca dalla grotta, Alma decide di rifiutare l'aiuto della sorella, che le concede ancora un'ora prima di portarla in un istituto di cura. Mentre aspetta inutilmente, una signora le si avvicina e dopo una breve chiacchiera, Alma si convince ad abbandonare le speranze. Peccato che l'auto di Becca (Angelique Cabral) sia sparita e la nostra protagonista sia quindi rimasta sola. Poi una telefonata a casa, suo padre è vivo, la missione è compiuta, e Alma si sorprende di non essere pazza.

Questo è l'incipit della seconda stagione di Undone, negli episodi successivi, Alma e Jacob scopriranno che anche cambiando il destino della famiglia, alcuni segreti potrebbero rovinare tutto. Si avventureranno quindi in un viaggio diverso, con un alleato inatteso e un nuovo potere, in cui cercheranno di svelare i misteri della propria famiglia e raggiungere un tanto bramato lieto fine.

undone seconda stagione

Torna tutto il cast della prima stagione, e la serie si concentra sul rapporto tra Alma e Becca, oltre che su quello dei genitori delle due, e su quello tra Jacob e sua madre. Non mancano i colpi di scena familiari, che trascineranno avanti la serie per tutta la sua durata.
Al termine della stagione, il messaggio è chiaro: la vita è fatta di cose belle e brutte, e dobbiamo imparare ad accettarle, anche se ci fanno soffrire. Il problema non sta nel messaggio ma nel tempo impiegato per arrivare a trasmetterlo. Al termine della stagione, in seguito a un determinato dialogo, lo status quo dello show verrà ristabilito. Avremo quindi scoperto il passato della famiglia abbandonando gli elementi mistici della prima stagione, o per lo meno mettendoli a servizio di un racconto molto più lineare. Ma è proprio in questo modo che si spezza la magia di Undone.

Una scelta particolare

La prima stagione di Undone non solo spiazzava grazie all'utilizzo del rotoscope, ma raccontava anche una storia ricca di intrecci spaziotemporali, sfruttando la malattia mentale e tenendo alta la concentrazione dello spettatore. Con questa seconda stagione invece, si sceglie una strada più sicura, pur sfruttando poteri speciali e simili. Ne esce fuori un racconto più lineare e comprensibile, ma anche più noioso da guardare. Un vero peccato, soprattutto se avete apprezzato la serie due anni fa. L'unico pregio di questo viaggio, è la maturazione dei protagonisti. Alma capisce come affrontare la vita, nella buona e nella cattiva sorte. Undone diventa un racconto d'accettazione, sia del dolore, sia dei propri errori, quegli sbagli che volenti o nolenti tutti commettiamo.

undone seconda stagione

Questa seconda stagione quindi non è brutta o meno riuscita, ma è diversa dalla prima, cercando forse di attrarre anche un pubblico più svogliato. Il racconto come scritto è più lineare, concentrandosi sulla psicologia dei protagonisti e abbandonando le discussioni dei massimi sistemi. Dato che la qualità tecnica della produzione resta la stessa, diventa quindi una mera questione di gusti, e starà allo spettatore decidere se vuole un racconto più intimo o uno più onirico.

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