Uncharted: Legacy of Thieves Collection, il ritorno dell’ultima avventura di Nathan Drake | Recensione

Uncharted: Legacy of Thieves Collection è la raccolta per PlayStation 5 degli ultimi due capitoli del franchise targato Naughty Dog

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Quando Uncharted 4: Fine di un ladro uscì su PlayStation 4, nell’ormai lontano 2016, in molti rimasero ammaliati per l’ennesima volta dalle capacità di Naughty Dog. La software house californiana, infatti, è riuscita anno dopo anno a dimostrare la propria maturazione artistica. Una maturazione che ha permesso all’azienda di dare vita a capolavori del calibro di The Last of Us Parte II e dell’appena citata ultima avventura di Nathan Drake.

È con estremo piacere, quindi, che ci siamo avvicinati a Uncharted: Legacy of Thieves Collection, trasposizione per PlayStation 5 di Uncharted 4 e del suo “seguito” Uncharted: L’eredità perduta. Una trasposizione che porta con sé numerose migliorie tecniche, ma che, soprattutto, permette a una vasta fetta di utenti di mettere le mani su due capolavori dell’industria videoludica degli ultimi anni.

A scanso di equivoci preferiamo ribadirlo: in questa raccolta non troverete nuovi frammenti di storia. Sarete quindi portati a rivivere le gesta di un Nathan Drake ormai ritiratosi dalla sua vita spericolata e soffocato da un lavoro “normale”. Un lavoro che lo spinge a sognare l’avventura, relegata ormai ai bei tempi andati. Tutto cambia, però, quando Samuel “Sam” Drake, fratello del nostro protagonista, ricompare in scena, costringendo Nathan a un’ultima, folle, caccia al tesoro. In Uncharted: L’eredità perduta, invece, seguiremo Chloe Frazer e Nadine Ross nella ricerca della Zanna di Ganesh, reliquia dell’Impero Hoysala andata perduta ormai da diversi anni. Una storia meno potente, ma comunque ricca di momenti a dir poco esaltanti.

Entrambe le storie offrono una qualità ancora oggi sorprendente. La straordinaria fusione di narrativa e gameplay eleva il concetto stesso di videogioco, posizionandosi tra i punti più alti all’interno di questa industria. Uncharted: Legacy of Thieves Collection è la dimostrazione di quanto i titoli PlayStation possano essere totalizzanti. Impossibile non innamorarsi di ogni singolo character della serie, che trova in questo quarto capitolo (e nel suo spin-off) la massima espressione possibile. Unico neo: se non avete giocato i precedenti episodi della serie potreste non empatizzare allo stesso modo con i vari personaggi. Certo, la storia funziona comunque e vi troverete tra le mani un titolo magistrale, ma alcune sfumature potrebbero scivolarvi tra le dita.

Discorso molto simile anche per il gameplay, rimasto invariato dal 2016 e dal 2017, anno di uscita dei due titoli di Naughty Dog. I due Uncharted raccolti in questa collection rimangono due TPS estremamente guidati, ma che dimostrano l’intenzione del team californiano di ampliare i propri orizzonti. Vi troverete di fronte, infatti, a vaste zone da esplorare, pur senza rinunciare a un comparto narrativo di prim’ordine, in grado di farvi vivere due opere tanto ludiche, quanto cinematografiche. 

Mentre avanzerete nell’avventura noterete un level design nettamente più stratificato rispetto al passato. Un level design in grado di offrire differenti approcci al giocatore, che potrà scegliere come muoversi tra le varie zone, prediligendo lo stealth piuttosto che lo scontro diretto nelle grandi arene pensate appositamente dagli sviluppatori. Qualsiasi stile di gioco prediligiate, però, l’esperienza offerta rimane comunque spettacolare, creando assuefazione nel videogiocatore.

Per circa 25 ore, infatti, sarete presi in ostaggio da Naughty Dog. Che sia per il comparto ludico, mai troppo ridondante, o per il comparto narrativo, a dir poco magnetico, Uncharted: Legacy of Thieves Collection è una raccolta semplicemente obbligatoria per chiunque non abbia mai giocato ai due titoli in questione. 

Uncharted: Legacy of Thieves Collection

Ma tutti gli altri? Le aggiunte inserite per PlayStation 5 valgono l’acquisto del titolo o dell’upgrade necessario per giocarlo sulla nuova piattaforma Sony? La risposta è, ovviamente, molto soggettiva.

Uncharted 4: Fine di un ladro e Uncharted: L’eredità perduta possono ora essere giocati in 4K a 30fps grazie alla Fidelity Mode. In questo modo abbiamo la massima resa visiva, mantenendo però la fluidità della versione PlayStation 4. Molto valida, invece, è la Performance Mode, che fa girare il titolo a 1440p (upscalato a 4K), ma garantisce i 60 frame al secondo. Nonostante la presenza di una modalità Performance Mode Plus che spinge il gioco a 120fps, abbassando la risoluzione a 1080p, la nostra versione preferita rimane quella di mezzo. Si tratta, infatti, del perfetto rapporto tra spettacolarità e praticità. Un rapporto perfetto per godere della bellezza visiva del gioco, pur con quel tocco di novità dato da una maggiore fluidità.

Naughty Dog ha poi provveduto a implementare il DualSense, facendoci sentire un feeling differente per ogni bocca da fuoco e per ogni situazione presente a schermo. Un’aggiunta interessante, ma che non stravolge l’impatto ludico dei due titoli. Lo stesso vale per i grilletti adattivi, che rispondono in modo interessante durante le sparatorie, ma che non aggiungono nulla di imprescindibile per chi ha già giocato la serie in passato. Magnifici, invece, i caricamenti istantanei possibile grazie all’SSD di PlayStation 5. Entrare in partita è, semplicemente, immediato. Un netto passo avanti rispetto alla versione per la piattaforma di scorsa generazione.

Durante le nostre sessioni di gioco abbiamo sfruttato anche l’audio 3D attraverso le cuffie proprietarie di Sony, confermando anche l’ottimo lavoro fatto sotto questo aspetto. Si ha davvero la percezione di essere all’interno del gioco, provando una sensazione davvero appagante in determinate situazioni, soprattutto in quelle ad alto tasso di adrenalina. Del tutto assente, invece, la modalità multiplayer del quarto capitolo, che speriamo comunque possa essere inserita in futuro.

Uncharted: Legacy of Thieves Collection raccoglie due titoli del 2016 e del 2017, ma che ancora oggi risultano tecnicamente migliori di quasi tutto quello che offre il mercato videoludico. I modelli poligonali sono sensazionali e il colpo d’occhio generale è letteralmente impressionante. A questo si aggiunge un comparto audio immenso, costituito dall'epica colonna sonora di Henry Jackman e da uno splendido doppiaggio in italiano.

Ormai lo avrete capito: la nuova raccolta di Uncharted è una meraviglia, esattamente quanto i due titoli presenti in essa. Se non vi siete mai avvicinati alla serie, vi consigliamo di recuperare i primi tre episodi e di acquistare poi questa versione. Se vi manca solamente il quarto capitolo e il suo spin-off, siete semplicemente obbligati a comprare questa raccolta. Infine, se avete già sviscerato Fine di un ladro e L’eredità perduta, sappiate che le migliorie inserite non stravolgono i due giochi, ma riescono a dar vita alla loro versione migliore sul mercato. Valutate voi se spendere 10 euro per effettuare il salto qualitativo, passando per la vostra copia PlayStation 4. Avremmo senza dubbio preferito un upgrade gratuito, ma capiamo che il lavoro dietro l’implementazione del DualSense e di qualche miglioria tecnica abbia per Sony un valore economico.

Detto questo, non c’è nulla da dire sulla qualità dei due giochi. Naughty Dog, dopotutto, è sempre una garanzia.

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