Una brutta storia, la recensione

Abbiamo recensito per voi Una brutta storia, primo libro a fumetti di Spugna, edito da Grrrz Comic Art Books

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Una brutta storia, primo libro a fumetti realizzato da Spugna, edito da Grrrz Comic Art Books, è, in realtà, una storia molto bella.

Protagonista di questa è Rocky il Rosso, giovane e svampito pirata di professione, attaccabrighe nel tempo libero. Fra una rissa e l'altra, il Nostro si avventurerà per i mari assieme agli altri componenti dell'equipaggio di cui fa parte, alla ricerca di un tesoro, ovviamente. Ma assieme a questo, la ciurma troverà anche un'inattesa quanto pericolosa sorpresa, cosa che darà vita a una serie di sfortunati eventi. Spoiler: non tutti porteranno a casa la pelle.

Una brutta storia è un fumetto di pirati, come detto, e possiede tutti i tòpos narrativi propri del genere: una ciurma, un'avventura, un tesoro, mostri e botte da orbi. Ma quest'opera è anche qualcosa di più che un semplice racconto in salsa marinaresca: difatti superata la metà della storia, questa si trasforma grazie a un twist narrativo, silenzioso quanto efficace, che modifica radicalmente il "mood" del racconto, portando il lettore su un nuovo, superiore livello.

Spugna, al secolo Tommaso Di Spigna, alla sua prima vera prova in Serie A come autore completo, si dimostra pronto e capace: se da un lato la narrazione è semplice e lineare, pur descrivendo una parabola costantemente crescente, dall'altro questi limiti (che poi limiti veri non sono) vengono compensati da una potenza grafica sorprendentemente efficace. Al suo esordio, dunque, Spugna gioca in maniera umile ed evitando intelligentemente di strafare, ma allo stesso tempo senza risparmiarsi e mostrando al pubblico le sue doti migliori.

È il disegno l'arma in più del giovane artista milanese, e questo lavoro è stato ideato e confezionato proprio per far risaltare al meglio il suo grande talento. Il suo tratto deciso, preciso e originale si dimostra ideale per ritrarre un storia fatta di personaggi grotteschi e dalle anatomie intenzionalmente ipertrofiche e sproporzionate, il tutto all'insegna di un forte dinamismo. Sono le matite quindi ad avere la meglio sui testi, ma che sia così è un gran bene: la lettura di Una brutta storia è veloce quanto interessante, e non fa perdere mai al lettore il "fuoco" su quello che ha fra le mani. Inoltre, la scelta del bianco e nero è ulteriormente funzionale a dare al fumetto ulteriore carica visiva, consentendo al disegno di mostrarsi in tutta la sua bellezza.

In conclusione, Una brutta storia è una piacevole sorpresa nel panorama del fumetto indipendente italiano, e un racconto realizzato in maniera distinta, soprattutto considerando che si tratta della prima vera prova di questo tipo per Spugna. Di margini di crescita per l'autore ce ne sono, e tanti, ma siamo convinti che, se questi riuscirà a incanalare al meglio le sue doti artistiche, ne sentirete parlare a lungo, e sempre di più. Aye!

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