Un bacio romantico (My Blueberry Nights)
Due persone divise da migliaia di chilometri continuano a scriversi. Il primo film inglese di Wong Kar Wai, con attori come Jude Law, Natalie Portman e Rachel Weisz, è pretenzioso e deludente...
Recensione a cura di ColinMckenzie
TitoloUn bacio romanticoRegiaWong Kar WaiCastTanti anni fa, Wong Kar Wai era uno dei miei registi preferiti, per come riusciva a combinare storie noir (il notevole esordio melvilliano As Tears Go By) e vicende romantiche stralunate (Hong Kong Express), portando all'attenzione del grande pubblico uno dei maggiori direttori della fotografia degli ultimi due decenni, Christopher Doyle. Poi, qualcosa si è rotto. Forse già in Happy Together si poteva intuire qualcosa, ma sicuramente In the Mood of Love mi ha fatto pensare ad una deriva pericolosa. Si trattava di una pellicola acclamatissima e visivamente meravigliosa, ma era ormai evidente che la forma aveva preso il controllo sulla sostanza e che, narrativamente parlando, Wong Kar Wai non avesse più molto da dire.
Intanto, anche a livello visivo la pellicola non è stupefacente come altre di questo regista, nonostante il sostituto di Doyle sia nientemeno che Darius Khondji, il fenomeno di Seven e de La città dei bambini perduti di Jeunet, che riesce ad essere epico anche in momenti tutt'altro che fondamentali (almeno, perché sono stati costruiti male). Purtroppo, non è certo questo il problema.
Infatti, Wong Kar Wai sembra ormai indirizzato verso una deriva antoniona, fatta di considerazioni sull'amore e sui rapporti umani assolutamente pretenziose e banali, con un senso di poesia falsissimo, per non parlare della voglia di presunta modernità, che poi cozza orribilmente con persone che per comunicare si scrivono delle lettere cartacee (c'è ancora qualcuno che lo fa? E comunque, dei trentenni???).
E se la sceneggiatura va bene per lo più per un cortometraggio (che non sarebbe neanche tanto interessante), alcune scelte di ruoli e casting lasciano molto perplessi. La coppia di ex coniugi interpretata da David Strathairn e Rachel Weisz è patetica e non mi riferisco alla drammaticità che dovrebbero (nelle intenzioni) esprimere. E di Natalie Portman bionda riccioluta (sta malissimo) e, soprattutto, giocatrice di poker credibile come una banconata da un euro, che vogliamo dire? Meglio evitare...
La pellicola avrebbe anche dei momenti carini (divertente una telefonata sbagliata) e Norah Jones, per essere un'esordiente, se la cava molto meglio di altri rinomati professionisti (così come fa la cantante Chan Marshall, in arte Cat Power, nei pochi minuti in cui è presente). E il finale (quando si parla di 'baci rubati'...) segue perfettamente la regola di Robert McKee di dare allo spettatore quello che desidera, ma non nel modo in cui si aspetta. Tuttavia, è difficile non rimanere perplessi da una pellicola senza capo né coda e che soprattutto non risulta minimamente coinvolgente. Se questi sono i risultati delle trasferte estere, speriamo che Wong Kar Wai torni presto (e stabilmente) a Hong Kong...