Un Amore senza tempo - The Time Traveler's Wife: la recensione

Un Amore Senza Tempo - The Time Traveler's Wife non riesce a convincere con una storia d'amore controversa e dal romanticismo forzato

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La recensione della serie Un Amore Senza Tempo - The Time Traveler's Wife, disponibile dal 13 giugno su Sky e NOW

Steven Moffat conosce molto bene il tema dei viaggi nel tempo dopo la sua esperienza in Doctor Who, ma la serie Un Amore Senza Tempo - The Time Traveler's Wife fatica a dare spessore alla storia tratta dal romanzo di Audrey Niffenegger.
Il progetto con star Theo James e Rose Leslie, dal 13 giugno su Sky Serie e in streaming su NOW, paga il prezzo di una storia d'amore in più passaggi molto discutibile e problematica, non riuscendo a trovare un equilibrio tra romanticismo e leggerezza e drammaticità.

La trama di Un Amore Senza Tempo - The Time Traveler's Wife

All'età di sei anni, Clare Abshire incontra Henry DeTamble, il futuro amore della sua vita. Letteralmente, in quanto Henry soffre di una condizione genetica che lo fa viaggiare, incontrollabilmente e imprevedibilmente, nel tempo. Quattordici anni dopo il loro primo incontro, una giovane Clare rincontra Henry nella biblioteca dove lavora e si fa avanti, sostenendo non solo di averlo conosciuto, ma di essere la sua futura moglie. Tra i due nasce una relazione tanto magica quanto complicata: amore e perdita si intrecciano, in una storia che sfida le leggi del tempo.

Una storia d'amore più controversa che romantica

La serie Un Amore Senza Tempo riporta sugli schermi il racconto da Niffenegger, dopo il film distribuito nelle sale nel 2003, e accompagna gli spettatori nella storia di Clare e Henry con continui salti temporali, aiutando a non perdere il filo della narrazione con le didasclia che svelano l'età dei protagonisti nelle varie scene, e intermezzi in cui la coppia si rivolge direttamente alla telecamera quando è ormai anziana, per ripercorrere e commentare la complicata storia d'amore.
L'elemento narrativo più controverso, destinato a suscitare perplessità e forse un po' di critiche, è quello legato al fatto che Clare incontra per la prima volta Henry quando è solo una bambina. L'uomo, che si ritrova a viaggiare nel tempo senza controllo e appare nudo in varie dimensioni temporali, non rivela alla piccola il rapporto che avranno in futuro, ma è inevitabile che si sviluppi tra i due un rapporto complesso. Henry cerca di mantenere il più possibile l'innocenza delle interazioni con quella che in futuro sarà sua moglie, ma è Clare che inizia a far evolvere la sua vita sentimentale e sociale in relazione agli incontri, rendendosi conto che in futuro sarà sua moglie. Steven Moffat cerca di evitare le accuse che si tratti di una situazione moralmente criticabile con una battuta poco riuscita sull'adescamento, tuttavia quello che dispiace è notare come la serie non dia mai spessore alla dimensione personale di Clare, ritraendola solo in relazione al suo bizzarro compagno di vita e di avventure.

L'attesa nei confronti delle apparizioni di Henry e la costruzione delle aspettative nei suoi confronti diventano gli elementi centrali della sua intera esistenza, lasciando in secondo piano ogni aspirazione professionale e personale, e non analizzando mai del tutto la possibilità che Clare decida di vivere la propria esistenza in modo totalmente indipendente da quello che pensa sia il suo futuro.
Gli intermezzi in cui Rose Leslie e Theo James appaiono anziani e impegnati a registrare un video per una persona speciale, a prescindere dal trucco poco riuscito, non aggiungono molto al racconto e non offrono una prospettiva maggiormente matura a quanto accaduto.
Senza mai mostrare un tentativo di scoprire le cause della particolare situazione di Henry e con un numero davvero limitato di momenti in cui si mostra il lato più drammatico dell'esistenza del protagonista, costretto ad esempio a rivivere in varie fasi della sua vita l'evento drammatico che segna la sua infanzia, la serie di Moffat limita il più possibile le spiegazioni razionali e scientifiche, provando a rappresentare nel migliore dei modi un amore che fa i conti con delle aspettative quasi irrealizzabili, contrattempi e incomprensioni. Gli spettatori, almeno sulla carta, dovrebbero lasciarsi coinvolgere dal racconto di due persone che trascorrono tutta la loro vita a rincorrersi, cercare di capirsi e migliorarsi, ma la storia riesce a raggiungere il suo obiettivo solo in pochi casi.
Tematiche serie come la violenza e la scoperta da parte di uno dei personaggi di essere destinato a morire si ritagliano il proprio spazio tra i momenti a tratti surreali e in alcuni casi esilaranti di Henry nudo in situazioni che non può controllare, ma il risultato finale delude le aspettative.
Il racconto sembra infatti sempre sul punto di evolversi e migliorare, compiendo invece di volta in volta un passo indietro seguendo i salti nelle varie dimensioni temporali del protagonista.

Delle interpretazioni non sempre convincenti

Theo James fatica a differenziare la sua interpretazione nelle varie fasi della vita del suo personaggio, pur riuscendo a divertire con il confronto tra il giovane bibliotecario sbruffone e poco sensibile e la sua versione matura e sensibile durante una cena tra amici in cui tutto sembra andare storto. L'attore, invece, non convince del tutto nei momenti in cui assume un ruolo da insegnante per la versione di se stesso da bambino e il feeling con Rose Leslie in più passaggi è assente, rendendo poco credibile il profondo amore che dovrebbe essere alla base della storia.
L'ex star di Game of Thrones e The Good Fight dimostra la sua personalità in più scene chiave, come l'incontro in biblioteca con una versione a lei sconosciuta della sua anima gemella, ma ha davvero poco materiale a disposizione per dare spessore a una donna che passa dal manipolare il prossimo a giudicarlo, che non si permette di considerare seriamente altre possibili strade per il proprio futuro e quasi si impone di avere una relazione con un giovane che non apprezza, solo perché influenzata dalla conoscenza del proprio futuro.
Riescono invece a distinguersi in positivo gli interpreti di Gomez, Desmin Borges, il fidanzato della coinquilina di Claire al college che avrebbe meritato maggior spazio, e il piccolo Jason David che interpreta Henry da bambino e riesce con efficacia a interpretare uno dei momenti più drammatici quando si rende conto di non poter evitare il lutto che gli segna per sempre la vita.

Un adattamento poco coraggioso

Lo sceneggiatore sa mantenere il controllo sul racconto nonostante la struttura quasi caotica, ma non ha compiuto nessuno sforzo per modificare gli elementi dell'opera originale che, a distanza di anni dalla pubblicazione del romanzo, risultano più controversi. Un pizzico di coraggio in più avrebbe forse permesso di rendere la storia d'amore più significativa e meno criticabile. Il romanticismo risulta invece forzato e poco naturale, accompagnato da una colonna sonora firmata da Blake Neely che cerca di suscitare emozioni che l'intreccio non riesce a creare. L'uso della fotografia, con pochi momenti grigi e oscuri e un eccesso di tonalità iperluminose, cerca di delineare il contesto in cui si svolgono gli eventi, ma anche i passaggi maggiormente di impatto come la "vendetta" ideata dalla giovane Clare, si interrompono fin troppo in fretta, ritornando poi purtroppo nella storia d'amore per portare progressivamente gli spettatori al momento del matrimonio della coppia. Senza un vero e proprio 'e vissero felici e contenti', non esitando infatti a dare spazio ai problemi post nozze, la serie perde l'occasione di portare sugli schermi una relazione in cui immedesimarsi all'insegna della crescita personale grazie al confronto con il proprio partner, del sostegno e del rispetto.

Un Amore Senza Tempo - The Time Traveler's Wife non riesce a creare la magia necessaria a sostenere una storia d'amore dalle caratteristiche così uniche.
L'esperienza di Steven Moffat e dei protagonisti Theo James e Rose Leslie non riesce a salvare un progetto confuso e poco incisivo, incapace di proporre un personaggio femminile lontano da stereotipi un po' superati.

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