Uglies, la recensione: fantascienza rivoluzionaria sul fronte estetico e politico e un'ottima Joey King

La recensione di Uglies, il film fantascientifico diretto da McG con protagonista Joey King disponibile su Netflix

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Quando nel 1997 vedemmo Gattaca l'eugenetica non era stata ancora affrontata in modo così sexy e accattivante da una produzione statunitense medio alta. Et voilà, vennero così lanciate le carriere dell'autore elegantemente distopico Andrew Niccol (era il suo momento: avrebbe nel 1998 anche firmato il copione di The Truman Show) e di un certo Jude Law, indimenticabile come “popular” rosicone in carrozzella. Su quel set si innamorarono pure Ethan Hawke e Uma Thurman, quindi si può dire che Maya Hawke sia figlia di Gattaca.

Ma mai come Uglies, questa sì una pellicola che vede nel lavoro di Niccol il genitore perfetto. Il film su Netflix è tratto da saga a 4 romanzi firmata Scott Westerfeld pubblicata dal 2005 al 2007. Una nuova distopia young adult dalle parti di Divergent e Hunger Games con ottica femminile al centro del racconto? Ma ovviamente sì, stavolta in chiave di eugenetica prospettando un mondo dove si dovrà essere tutti bellissimi e senza imperfezioni facciali dai 16 anni in poi. Seguiremo quindi le avventure di Tally (Joey King), anche detta Guercetta, dentro un mondo del futuro salvato da un gruppo di scienziati i quali hanno rimesso in piedi città e una parvenza di equilibrio socioeconomico grazie a delle orchidee particolarmente energetiche.

Avete letto bene. In questa nuova società dove esistono ancora i party tra giovani e si va in giro con uno skateboard fluttuante (nome: overboard), a 16 anni da racchio che eri ti trasformi in un essere dalla pelle levigata e capelli vellutati. La premessa è così ridicola da essere divertentissima anche perché quando hai un'attrice brava come Joey King, l'assurdo può risultare quasi credibile agli occhi di noi spettatori. Ovviamente Tally potrebbe accorgersi che non è oro tutto ciò che luccica, proprio in prossimità del suo compimento dei 16 anni quando potrebbe finalmente rientrare in contatto con una sua cotta giovanile che chiamava Nasone. Lui è diventato perfetto prima di lei e lei non vede l'ora di raggiungerlo dopo il sedicesimo.

Scene d'azione non indimenticabili, costumi tra Tron e Star Trek, proposta rivoluzionaria alla nostra eroina dalle parti di Matrix. Se il look fantascientifico non è il massimo, il discorso contro la perfezione estetica è fortissimo e attuale. Ecco perché riviene in mente l'epocale Gattaca. Inoltre il ruolo di un'eccellente Laverne Cox sa di provocazione nei confronti della "cultura Woke".

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