Twin Peaks 2x01 "May the Giant Be With You" (Che il Gigante sia con te): la recensione
Inizia la seconda stagione di Twin Peaks: il gigante pronuncia di fronte a Cooper le tre famose e inquietanti profezie
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In realtà il gigante, ennesima manifestazione sovrannaturale nel mondo reale, arriva dopo qualche minuto. Cooper e gli spettatori prima devono fare i conti con un'estenuante scena con il cameriere, interpretato da Hank Worden, all'epoca novantenne, che va e viene senza fornire alcun aiuto a Cooper. Si tratta di un personaggio ambiguo e sfuggente, affine alla Signora Ceppo. Un momento abbastanza frustrante per chi teme per la sorte del protagonista e vorrebbe vedere qualcosa di attivo. In qualche modo la scena risponde a chi si attendeva una diretta conferma, già in questa puntata, dell'assassino di Laura Palmer, gridando chiaramente: questo è Twin Peaks.
"C'è un uomo in un sacco che sorride"
"I gufi non sono quello che sembrano"
"Senza medicine, lui è perduto" (in originale, "without chemicals, he points")
Il riassunto che Dale riceve poco dopo in ospedale sugli eventi della notte seguente ha dell'assurdo, e qui la serie gioca ancora consapevolmente con gli stereotipi del genere. In breve: Jacques Renault è stato ucciso, Leo come sappiamo è ferito, Pete e Shelly sono usciti incolumi dall'incendio alla segheria, mentre per il momento diamo per scomparse Josie e Catherine, Nadine è in coma (si entra in coma con relativa facilità, qui a Twin Peaks).
Un ritrovato Leland Palmer, con i capelli improvvisamente bianchi, fa il suo ritorno in grande stile al Northern Hotel. La scena di ballo improvvisato con Jerry e Benjamin su "Mairzy Doats" è una meraviglia. Il montaggio gioca sulle associazioni d'idee, mentre una visione orrorifica di Maddy, che sempre più vede sovrapporsi la propria sorte a quella della cugina, sfuma su un camino con il fuoco acceso. Non è l'unico personaggio che tende a rinnovarsi e mutare. Chi non è spinto verso nuovi percorsi dalla brutalità di un cliffhanger, e ne abbiamo visti, decide autonomamente di cambiare. È il caso di Donna, che si improvvisa, senza troppa logica, femme fatale. Ma la transizione durerà poco.
Un blocco di indagini, quello che esplora i traffici illeciti a Twin Peaks, è terminato. E se da un lato i collegamenti con Laura Palmer sono evidenti, d'altra parte tanto Jacques quanto Leo dovranno essere tolti dalla lista dei sospetti per l'omicidio. In un'ultima apparizione, il gigante informa Cooper che qualcun'altro era presente quella notte e ha visto la terza persona coinvolta. Si tratta evidentemente di Ronette Pulaski che in quel momento si sveglia (si esce dal coma con relativa facilità, qui a Twin Peaks).
La transizione si chiude su un incubo, o un ricordo, con l'apparizione più spaventosa di Bob, il demone ghignante. La seconda stagione ha inizio.