Twin Peaks 3x14 "The Return - Part 14": la recensione
Ottimo episodio di Twin Peaks: un sogno dentro al sogno, tra visioni orrorifiche e un intreccio che si avvia al finale
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
We are like the dreamer, who dreams, and then lives inside the dream.
Mettendo da parte Vedismo e altre filosofie orientali, come sempre elemento di fascinazione per Lynch, il segmento riprende l'idea di exposition tradizionale e secca già vista in precedenza. Albert espone a Tammy in modo netto i fatti del primo Blue Rose case, e svolge addirittura per noi l'atto di interpretazione, distinguendosi dal solito approccio che ci lascia solo l'interpretabile. L'intreccio a quel punto scatta ulteriormente in avanti, prima mettendo in contatto lo sceriffo Truman e Cole – si parla delle pagine del diario e dei “due Cooper” – e poi costruendo un inatteso collegamento con Dougie. Si tratta di Diane, che scopriamo essere la sorella di Janey. Coincidenza non da poco, tanto da pensare che difficilmente si tratti di questo.
Andy, che della purezza è un simbolo, è il prescelto nel gruppo di quattro che si reca al Jack Rabbit Palace, inquadrato in movimento di macchina che crea un'affinità con quello del “white palace”. Sorta di simulacro ideale del bene presso Twin Peaks, in contrapposizione forse con il portale per la Red Room, il “grande ceppo” nel bosco conduce Andy in un ambiente insieme al Gigante. Che ora, nell'ennesima contrapposizione ideale dello show, potremo chiamare “Fireman”. Colui che deve spegnere il fuoco della sofferenza nel mondo mostra a Andy stralci del passato e forse del futuro Accompagna il tutto l'apparizione di Naido, la donna senza occhi incontrata da Cooper tempo prima nella Loggia Bianca. L'orario, 2:53, crea un ulteriore collegamento con l'uscita di Cooper.
Is all that we see or seem/But a dream within a dream?
La citazione da Edgar Allan Poe, che ci sembra affine al discorso fatto finora, si applica quindi a tutto il resto dell'episodio. Che ancora una volta, dopo aver nettamente portato avanti il discorso della trama generale, innesta le solite esplosioni di caos calmo e inquietudine latente che permeano l'ambiente. Avremo quindi un lungo discorso fatto da Freddie a James nel quale il primo spiega il perché del suo guanto verde e la sua esperienza con Fireman. Quindi ancora una volta tornano i rumori del Great Northern, stavolta raccontati da una prospettiva diversa. Chad viene arrestato, ma ad attirare l'attenzione è un uomo rinchiuso in cella vicino a lui sul quale sinceramente è difficile teorizzare. Infine, torna il misterioso Billy nei discorsi di Megan e Sophie alla Roadhouse, e avremo anche un accenno a Tina.
Nel momento più inquietante dell'episodio, Sarah Palmer uccide un uomo in un locale dopo che questi l'aveva avvicinata. Più che il cosa, è il come a turbare. Come Laura, anche Sarah solleva il velo delle apparenze che copre il suo volto (in quel caso c'era luce), scoprendo una visione orrorifica che conferma quella che potremmo definire come una vera possessione. Sarah ha sempre avuto un canale speciale con il sovrannaturale, ma in questa terza stagione il personaggio che ci viene presentato ha subito una metamorfosi oscura e ormai appare più come un involucro umano che contiene il male.