Twin Peaks 2x18 "On the Wings of Love" (Sulle ali dell'amore): la recensione

Si avvicina il concorso di Miss Twin Peaks e Windom Earle si prepara ad attuare il proprio piano malvagio

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On the Wings of Love si apre sul cliffhanger, non particolarmente interessante a dire il vero, che vedeva lo sceriffo Truman in pericolo a causa dell'assistente di Thomas Eckhardt. La donna, come vedremo intenzionata a vendicarsi in vario modo delle persone vicine al suo assistito, cerca di fargli del male, ma l'uomo riesce a reagire. Dopo questo evento, Truman decide di tornare al lavoro, e siamo abbastanza grati di questa scelta dato che la parentesi che lo vedeva sofferente a causa della scomparsa di Josie ci vedeva piuttosto annoiati. A dirigere l'episodio torna Duwayne Johnson, mentre la scrittura è di Robert Engels e Harley Peyton.

Prosegue, nemmeno a dirlo, la sfida a distanza tra Cooper e Windom Earle, con il secondo che può spiare le mosse dell'avversario grazie ad una microspia nascosta. Ritorna nell'occasione anche David Lynch nei panni del divertente Gordon Cole, che questa volta avrà anche il piacere di sentire qualcuno senza bisogno di urlare (è Shelly). A proposito, è anche abbastanza divertente lo scambio con cui Truman si rivolge a Cooper chiedendogli da quanto tempo è innamorato di Annie, ribaltando una discussione simile avuta molto tempo prima.

Intanto il piano del killer si rivela in modo abbastanza chiaro, e si avvale del supporto visivo delle carte francesi con cui Windom spiega le proprie intenzioni a uno smarrito Leo Johnson, che a questo punto sempre più ha nella storia il ruolo di personaggio che deve ascoltare i vaneggiamenti di Windom in modo tale da rendere partecipi anche noi. Non un gran passo in avanti e, considerato che Leo aveva passato moltissimi episodi immobile, è tutto dire.

Comunque il piano di Windom si lega a quel concorso di Miss Twin Peaks che era già stato introdotto nell'episodio precedente. La reginetta, che è anche ovviamente un simbolo che si lega tanto agli scacchi quanto alle carte, diventerà la vittima designata. In questo la scrittura, forse consapevolmente, costruisce un legame con Laura Palmer (ce la ricordiamo?) e con l'immagine più iconica a lei legata.

Tornando ad Annie, è proprio lei a indirizzare Cooper sulla strada giusta per decifrare i simboli misteriosi del maggiore Briggs e della Signora Ceppo. A quanto pare parte della soluzione può essere trovata all'interno delle incisioni nella Grotta del gufo, che poi verranno sbloccate, dopo una prima visita degli agenti, dallo stesso Windom. Nel commentare il luogo in cui si trova, Cooper sospetta che sia la chiave di accesso ad un luogo meraviglioso e strano. Da questo momento in avanti il tema delle Logge, al plurale, come ennesima contrapposizione di estremi in una serie che ha sempre giocato sui simboli del doppio e del riflesso, non se ne andrà più.

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