Twin Peaks 2x15 "Slaves and Masters" (Schiavi e padroni): la recensione

Twin Peaks congeda di fatto alcuni dei suoi personaggi secondari, iniziando a concentrarsi sulla sfida tra Cooper e Windom Earle

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Slaves and Masters segna la conclusione della storyline di James. L'episodio, diretto da Diane Keaton, parte da qui e quindi lo facciamo anche noi. L'ingenuo James è caduto nella trappola di Evelyn e Malcolm ed è stato accusato dell'omicidio del marito della prima. Ci penserà Donna, giunta in suo soccorso, a dargli la spinta necessaria a reagire, più o meno. Alla fine James si risolve ad affrontare le due persone che l'hanno incastrato, e viene fuori che forse Evelyn non era così cattiva come appariva. La faccenda si risolve in una mezza carneficina, e per certi versi tanto James quanto Donna, che però tornerà a Twin Peaks, chiuderanno qui il loro contributo allo show.

Tornando alla trama principale, è difficile descrivere la piacevolezza nel vedere un abbraccio tra Truman e Albert dopo tutto ciò che si sono detti a vicenda. Ancora più soddisfacente è veder collaborare la squadra per cercare di affrontare la minaccia di Windom. In realtà quella sottotrama, che si rifà pesantemente sotto nel finale di episodio, viene in parte superata dalle indagini su Josie e su suo cugino Jonathan. In particolare la prima viene sospettata di essere la mano che avrebbe sparato a Dale Cooper. A complicare l'intuizione per Albert e Dale è il forte legame che unisce Harry alla donna.

Questo è anche il primo episodio in cui vediamo effettivamente Windom Earle interagire con qualcuno. Dopo una lunga attesa, fatta di anticipazioni e momenti di tensione, la nemesi di queste ultime puntate esce allo scoperto, e lo fa interagendo con Leo Johnson. L'apparizione di Windom in realtà toglie ogni parvenza di mistero al personaggio, che si rivela meno impressionante di quanto avevamo sospettato fino a questo momento. In ogni istante in cui è in scena troviamo conferma delle parole di Cooper, che ci raccontava come fosse uscito di senno dopo la morte della moglie Caroline. Nulla di più corretto, ma ciò che manca nella follia di Windom è una vena minacciosa e disturbante, la stessa che rendeva così forti i momenti in cui Leland era posseduto da Bob.

Non riusciamo a trarre altre particolari riflessioni dall'episodio, se non che da questo momento in poi Twin Peaks darà l'impressione di uscire da quella voragine creativa nella quale era caduto. Difficile non notare nella fine della storyline di James e in quella di Benjamin Horne, che finalmente si risveglia dalla follia momentanea grazie ad un intervento ad hoc di Jacoby, alcune motivazioni di questo futuro miglioramento. E tutto sommato anche il momento imbarazzato tra Ed e Norma, con Nadine che si infila tra le lenzuola nel momento meno opportuno, ha un suo perché grottesco e divertente.

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