Twin Peaks 2x09 "Arbitrary Law" (Legge arbitraria): la recensione
Episodio cruciale per Twin Peaks: qui si chiude un certo arco narrativo, e dopo nulla sarà più lo stesso
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Con profonda inquietudine, Leland improvvisa intanto un ennesimo ballo di morte, stavolta con Donna, nel luogo dell'uccisione di Maddy. Ma la scia di omicidi è destinata a interrompersi, ora che Cooper è deciso più che mai a risolvere il mistero. Come nel più classico dei gialli, l'investigatore riunisce i principali sospettati in un ambiente isolato, e si prepara a trovare la soluzione. Qui lo svelamento non arriverà solo tramite il classico processo deduttivo, ma vedrà per l'ennesima volta l'intervento del sovrannaturale: Dale la chiama "magia". Cooper ritorna dopo molto tempo, con la mente, alla sala rossa in cui Laura tempo prima gli aveva sussurrato il nome del suo assassino, ma stavolta riesce a udire distintamente le parole "mio padre".
A non trovare pace è la città di Twin Peaks, dato che Bob è al momento libero di vagare come uno spettro di morte nei boschi circostanti. Cooper, Albert, Briggs, Truman si trovano in quegli stessi boschi, e fanno la promessa di fermare il male che promette di tornare a scatenarsi presto. Bob è tornato ad essere il gufo nella notte. In qualche modo il cammino di Twin Peaks, così spregiudicato e dirompente nella prima annata, e abbastanza confermato nella prima parte della seconda, si interrompe qui. Tanto il calo qualitativo quanto quello degli ascolti, dovuto anche allo spostamento della programmazione al sabato sera, segneranno la fine della serie.