Twin Peaks 1x05 "The One-Armed Man" (L'uomo con un solo braccio): la recensione
Quinto episodio della prima stagione di Twin Peaks: i fili dell'indagine si collegano, mentre sempre più forte è la simbiosi tra sogno e realtà
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Twin Peaks 1x05 "The One-Armed Man" (L'uomo con un solo braccio): la recensione
Gli abitanti hanno manipolato gli alberi che crescono all'ombra delle cime gemelle, ne hanno strappato le radici impregnate di un terreno carico di segreti, sorte in un bosco che si apre su realtà inimmaginabili e dove si alzano sipari oscuri. Tutto ciò ha un prezzo, e anche se chi abita a Twin Peaks non lo può sospettare, è come se questa idea si fosse annidata nelle loro vite, aspettando solo di saltar fuori.
In ciò si spiega, o si può tentare di spiegare, la particolare conduzione dell'indagine da parte di Cooper e degli altri. Che partono da sogni condivisi e immagini ricorrenti per creare l'identikit di Bob, grazie alle visioni di Dale ma anche quelle di Sarah. Da qui a Mike, l'uomo con un braccio solo, il passo è breve. Entra in scena doppiamente Jacques Renault, nelle vesti di croupier al One Eyed Jack ma anche di possessore di un uccello che potrebbe aver ferito Laura Palmer. Il campo d'indagine si fa sempre più definito, e coinvolge almeno un altro fratello di Jacques, Bernie, ucciso da Leo, e lo stesso Benjamin Horne. Come se non bastasse il pericoloso Hank, marito di Norma, esce dal carcere.
Sempre più viene costruito il personaggio di Audrey, che da ragazzina viziata si trasforma sotto i nostri occhi, anche in seguito all'infatuazione per Cooper, in un personaggio sempre più attivo nella storia. Qui la vedremo in due momenti chiave, il primo nel bagno della scuola a parlare con Donna ("In the real life there is no algebra"), il secondo direttamente con suo padre a chiedere un lavoro per poter indagare più da vicino sugli eventi.