Tutti possono fare fumetti, la recensione
Abbiamo recensito per voi Tutti possono fare fumetti di Gud, edito da Tunuè
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Se vi capitasse di notarlo mentre state curiosando tra gli scaffali della vostra fumetteria o tra i ripiani di una libreria, fareste gran cosa a non lasciarvi scappare Tutti possono fare fumetti di Gud. È edito da Tunué, all'interno della propria collana di manuali dedicati alla Nona Arte, ma sfogliandolo risulta impossibile ritenerlo e catalogarlo un semplice trattato. Sulla scia di celebri precedenti, tra cui spiccano le opere di Scott McCloud, è un tomo a fumetti sui fumetti, per nulla convenzionale.
Scrittore e disegnatore soprattutto di pagine umoristiche, nonché insegnante alla Scuola Internazionale di Comics, sono qui coniugate le qualità di docente e di professionista del settore, unite a una capacità di sintesi unica. Il valore aggiunto del volume sono l'ironia e il divertimento che lo pervadono, che lo sostengono, elementi essenziali che dovrebbero accompagnare la passione di chi esercita questo fantastico mestiere o ne gode come lettore.
Il titolo è naturalmente provocatorio, Tutti possono fare fumetti perché: ognuno di noi può imparare il linguaggio che li contraddistingue e usarlo per esprimersi, ma diventare uno dei maestri delle cui tavole è cosparso il brossurato, è altra cosa. Eppure il messaggio di Gud è diretto. Per chi vuole guardare oltre il velo la realtà che si cela dietro un fumetto o per chi la conosce già, riassaporare l'essenza, il fascino di un vastissimo mondo di competenze ed emozioni, può godere di questo piccolo gioiello d'arte e sull'arte, sequenziale.