Tungsteno, la recensione

Abbiamo recensito per voi la graphic novel Tungsteno, opera di Marcello Quintanilha edita da Edizioni BD

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Cos'hanno in comune un sergente dell'esercito brasiliano in pensione, un piccolo spacciatore di droga, un poliziotto e una banda di scapestrati pescatori di frodo? In apparenza assolutamente nulla, se non che le loro vite, per uno strano scherzo del destino, si incrociano lungo le coste di Salvador de Bahia, dove è ambientata la graphic novel di Marcello QuintanilhaTungsteno. L'autore brasiliano, dopo una carriera trentennale che l'ha visto protagonista prima in Brasile e da qualche tempo anche in Europa, sbarca finalmente in Italia con uno dei suoi lavori più maturi e riusciti, grazie a Edizioni BD.

Il maldestro tentativo di due furfanti di fare qualche soldo pescando con dell'esplosivo, cattura l'attenzione di un sergente dell'esercito in pensione, il signor Ney, e di Caju, piccolo spacciatore di droga pronto a godersi il suo giorno di riposo. Su segnalazione del primo, la polizia è chiamata a intervenire, e sul posto accorre Richard, poliziotto violento e farfallone, al quale la vita matrimoniale sta stretta. A pagarne le conseguenze è la sua bella moglie, Keira, sempre più vittima di un amore che si sta trasformando in una gabbia. Le vite di questi personaggi così distanti entrano in contatto e vengono messe a repentaglio da una situazione estremamente pericolosa sulla quale si estende l'ombra lunga della malavita locale.

Partendo da un fatto di cronaca, Quintanilha costruisce un thriller denso di azione che concentra in 184 pagine le poche ore in cui si svolge la vicenda. Non ci sono attimi di sosta: è un fluire magmatico di eventi che si susseguono tenendo il lettore incollato al volume, dubbioso sulla sorte che attende ognuno dei personaggi di questo spaccato di vita reale. Con sapiente e cinematografica precisione l'autore carioca è abile nello spostare la macchina da presa da un elemento all'altro lasciando che la trama e le connessioni - che in maniera sottile si celano dietro l'apparente casualità degli eventi - emergano in tutta la loro cruda bellezza.

La capacità magnetica di Tungsteno, però, non risiede esclusivamente nell'ottima gestione dei tempi narrativi, ma può vantare un preciso lavoro di approfondimento psicologico e critica sociale che ampliano lo spettro emozionale del racconto. Il Brasile è una nazione che vive di forti contraddizioni interne e in cui lo sviluppo industriale ha generato ulteriori spaccature tra la fetta di popolazione agiata e quella che vive in estreme condizione di povertà. Come emerso anche in occasione delle recenti Olimpiadi di Rio, la situazione di degrado di alcune zone delle città, le cosiddette favela, amplifica fenomeni di piccola e grande criminalità che danno origine a episodi come quelli descritti da Quintanilha: pur di sopravvivere, si è disposti a infrangere le leggi dello stato, troppo spesso sordo al grido di aiuto della gente.

Ma, come un film neorealista, Tungsteno scende ancora più a fondo concedendosi anche una riflessione dolceamara sui rapporti di coppia. L'amore, si sa, arriva o finisce quando meno te l'aspetti, inavvertitamente, spesso senza un reale motivo: Richard e Keira sono i catalizzatori delle dinamiche che scaturiscono da questo sentimento universale.

Tungsteno è un thriller sociale fortemente radicato nella realtà storica che spinge Quintanilha ad adottare uno stile grafico realistico, ideale per accompagnarci attraverso questa vicenda avvincente: un tratto sottile che regala vignette ricche di dettagli e cariche di espressività. Le matite dell'artista brasiliano sono un ibrido tra la scuola sudamericana e quella giapponese, ma conferiscono all'opera una grande originalità dal punto di vista estetico.

Non ci sorprende il fatto che Tungsteno stia diventando un film: ha lo stesso respiro e il ritmo serrato di un thriller, ma unisce all'azione in un contesto da favola un'attenta analisi sociale e una storia d'amore universale. Non possiamo che attendere fiduciosi la trasposizione cinematografica - visto anche il coinvolgimento dell'autore alla sceneggiatura - ma soprattutto, il prossimo progetto a fumetti firmato da Marcello Quintanilha.

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