Trust 1x05 "Silenzio": la recensione
La recensione del quinto episodio stagionale di Trust
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Si racconta per tutta la puntata della sfortunata fuga di Paul e Angelo, con la quale ci eravamo lasciati la settimana scorsa. I due viaggiano a piedi, su treni, su furgoni, tra i boschi calabri e tra paesi abbandonati, e ciò che vediamo sullo schermo per il 90% dell'episodio è l'interazione semplice e lineare tra questi due personaggi. Angelo, interpretato da Andrea Arcangeli, non è Primo (Luca Marinelli). A dirla tutta, nell'economia della storia che si svolge tra due continenti, non è nemmeno un personaggio che avrebbe qualcosa da dire o a cui si concederebbe spazio. In questo senso Trust si presenta come una serie estremamente democratica, e in un senso molto coraggioso.
Tra tutte le altre cose, questo è anche un episodio che riesce a costruire una bella tensione in scena. I momenti di fuga da un mezzo all'altro, o nella boscaglia, sono carichi di un pericolo latente, dalla minaccia silenziosa (il silenzio del titolo è anche suo) del terrificante Primo che sta arrivando. Il finale è violento e di rottura e non lascia respiro, come è giusto che sia. Dove i primi episodi sembravano irrigiditi da un formalismo di fondo che non permetteva alla storia di esprimersi in modo compiuto, Trust vince nel lungo periodo, con questi piccoli inserimenti di genere che si adattano bene alla trama.