True Detective 2x06 "Church in Ruins": la recensione
Il miglior episodio della stagione di True Detective ci avvicina al capolinea della storia, e si chiude con una parentesi da antologia
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L'idea del confronto iniziale sembra uscita fuori da Breaking Bad. Velcoro si presenta come una furia a casa di Frank, deciso a chiedergli spiegazioni, con undici anni di ritardo, sul nome del presunto stupratore della moglie. C'è ricatto, senso di colpa, rabbia trattenuta a fatica nello sguardo di Colin Farrell, e tutto si riduce ad un surreale stallo al tavolo della colazione. Frank riesce a togliersi dai guai, almeno per il momento, scaricando la colpa su qualcun altro che gli avrebbe passato il nome. Al di là di questo, riesce a garantirsi la sopravvivenza soprattutto nel momento in cui, a ragione, contesta a Ray di aver scelto in piena libertà il modo in cui comportarsi, e in fondo di aver dato sfogo a quel carattere che era sempre stato nascosto dentro di lui. Una breve tregua per il momento, ma l'impressione è che tutto sia ancora da sistemare e che prima della fine della stagione si arriverà ad un confronto più definitivo.
L'indagine da parte sua arriverà a vari punti di svolta. Tutto ruota intorno alla preparazione per una delle famose feste riservate alle quali partecipava Caspere. Qui Ani – che si presenta come Athena, mettendo forse in pericolo la sorella – ritrova Vera, la ragazza scomparsa, ma anche fantasmi del suo passato, semplici immagini che ne raccontano il carattere meglio di quanto abbiano fatto i dialoghi delle precedenti puntate. Il degrado della zona assume nuovi e più definiti contorni, è la manifestazione concreta di tutto quel marciume e quel disagio che abbiamo attraversato nei precedenti episodi, e viene raccontato con violenza ed esasperazione, appoggiandosi allo stato di confusione della protagonista drogata. Perfetto il commento musicale, perfetti i flashback.
Parallelamente riescono ad intervenire sul posto anche Paul (non è un caso che nell'episodio più riuscito non ci sono momenti dedicati alle sue vicende personali) e Ray. Per una serie di coincidenze non troppo eleganti e una sicurezza non proprio impeccabile (Ani uccide qualcuno e riesce a trascinarsi dietro un'altra ragazza drogata senza che nessuno le fermi), il gruppo riesce a recuperare a lasciare il posto con importanti informazioni. Non andrà meglio a Frank, che finalmente entrato in contatto con Irina, ad un passo dalla verità si trova con quasi nulla in mano, dato che la donna viene uccisa proprio dai messicani per aver parlato con un poliziotto. La spiegazione non convince, considerato che a quel punto i criminali non avevano motivo per inimicarsi Frank, con il quale avevano appena stretto un accordo vantaggioso.
Segno che il tempo sta per scadere, e per tutti.