True Detective 2x05 "Other Lives": la recensione

Quinto episodio per True Detective: un breve salto temporale ci mostra tutti i personaggi in posizioni diverse

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Spoiler Alert
Gli assassini di Ben Caspere sono stati trovati, il caso è chiuso. Piccolo elefante nella stanza nel quinto episodio di True Detective: non sono quelli veri, e praticamente tutti lo sanno. Più volte nel corso di Other Lives un personaggio chiede ad un altro se è davvero convinto che l'indagine sia conclusa. Qualcuno fa spallucce, qualcuno nega l'evidenza, ma in mezzo a tanti dubbi e misteri l'unica certezza sembra essere proprio quella che l'assassino è ancora a piede libero. Si torna in strada quindi, ma due mesi dopo la storica – è proprio il caso di dirlo – sparatoria con i messicani, sessanta giorni che hanno pesantemente rivoluzionato la vita dei tre detective, che ora faticosamente tornano per un motivo o per un altro a collaborare e a interessarsi del caso.

Ray Velcoro rimane il cardine emotivo della storia e, ormai lo si può dire, Colin Farrell sta reggendo il peso della stagione sulle spalle del suo personaggio. Lo aiutano la scrittura e l'attenzione più grande che gli è stata riservata rispetto agli altri, ma il corrottissimo e tremendamente umano Ray rimane un personaggio negativo con il quale si può, nonostante tutto, empatizzare, e la sua costruzione è una delle vittorie dello show. Lo troviamo sbarbato e vagamente ripulito, ormai fuori dalla polizia e al servizio di Frank a tempo pieno. Per lui riscuote affitti, ma senza troppa cattiveria, e pedina apparenti doppiogiochisti. Quello che non sa è che è lui quello che viene giocato, e da molti anni. Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia della cattura dell'uomo che stuprò sua moglie molti anni prima: una ferita che si riapre, uno sguardo che praticamente ci dice tutto. L'episodio si chiude con Ray che si presenta a casa di Frank per chiedergli la verità.

Tutto ha un significato più grande, perché, come gli ricorderà sua moglie, fu proprio quella vendetta a gettare un'ombra sul loro matrimonio e sulla sua vita, oltre a farlo diventare il cane di Frank. Da qui a dire che Ray sarebbe un buon padre ce ne passa, e parecchio, ma possiamo capire meglio il personaggio, empatizzare con lui, stare con lui di fronte alla meschinità della moglie, che interpreta quella che le sarebbe potuta sembrare una bugia a fin di bene come un pretesto per attuare le sue minacce. Proprio la prospettiva di riprendersi suo figlio spinge Ray a rientrare in squadra.

Va altrettanto male per Antigone e Paul. La prima, dietro una scrivania ad archiviare prove, costretta a sedute con altri colleghi maschi – e tutta la situazione riesce a giocare con il concetto di sessismo in modo anche divertente – ma pronta anche lei a rientrare in gioco dopo essersi incontrata con Ray nel solito locale con la solita musica deprimente. Paul ha invece accettato il matrimonio, si prepara addirittura ad accogliere la suocera sotto il futuro tetto coniugale – non sembra proprio d'accordo – ma per lui i problemi maggiori derivano da sua madre. Dopo essersene dette di tutti i colori a vicenda, Paul scopre che i ventimila dollari che aveva nascosto nella roulotte della madre dopo molti anni sono scomparsi. Ne segue una nuova sfuriata, soliti insulti e porte sbattute. Le linee di dialogo sono quasi irreali nella loro artificiosità – questo perché bisogna sempre ostentare la crudezza e la decadenza di tutto – mentre le interpretazioni fanno il resto e la stessa situazione non regge (esattamente cosa si aspettava di ritrovare Paul dopo tanti anni?). Forse la peggiore scena della stagione.

Estremo opposto per i momenti tra Frank e Jordan, che nel frattempo hanno dovuto lasciare casa. Kelly Reilly dà costantemente l'impressione – sicuramente più di Vince Vaughn – di poter interpretare momenti più intensi di quelli cui è costretto il suo personaggio, ma purtroppo anche stavolta tutto si riduce a velati scambi di aforismi e vaghe opinioni sull'adozione. L'indagine va avanti, scopriamo qualcosa di più sulle motivazioni di Caspere celate dietro la partecipazione alle feste, e di conseguenza i motivi che avrebbero portato alla sua uccisione. Decisivi i metodi brutali utilizzati da Ray, che a quanto pare dopo il pestaggio sconsiderato del primo episodio è in grado di utilizzare qualsivoglia metodo senza conseguenze.

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