Troppo facile amarti in vacanza, la recensione

Troppo facile amarti in vacanza è un fumetto di denuncia nel quale le principali brutture del nostro mondo si riversano sulla protagonista.

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Troppo facile amarti in vacanza, anteprima 01

Avvicinandosi a un volume intitolato Troppo facile amarti in vacanza, ci si potrebbe aspettare di conoscere una coppia che deve fare i conti con le difficoltà della routine quotidiana, dopo un periodo di luna di miele nel quale tutto sembrava solo rose e fiori. Il fumetto racconta effettivamente una storia d'amore, anche se con un'accezione diversa da come viene solitamente intesa: non il rapporto romantico tra due persone, bensì la turbolenta relazione tra la protagonista e il suo Paese d'origine, l'Italia.

Come in molte storie d'amore, anche in questa ci sono periodi burrascosi, attriti e spigolature che allontanano i due innamorati. E così nelle prime tavole della nuova graphic novel di Giacomo Bevilacqua vediamo la giovane Linda, con lo zaino in spalla e il suo cane Follia al fianco, pronta a lasciarsi per sempre alle spalle casa sua. Il suo appartamento, ma anche la sua nazione.

"Un fumetto di denuncia nel quale le principali brutture del nostro mondo si riversano sulla protagonista"La ragazza parte da Roma, viaggiando verso nord con l'obiettivo di superare il confine italiano, attraversando città deserte e aree immerse dall'acqua. Sul suo cammino incontra una serie di personaggi grotteschi e ogni tappa è l'occasione per osservare come gli aspetti negativi del nostro presente potrebbero diventare, attraverso l'esasperazione, tra qualche decennio. La protagonista traccia un solco in questa Italia che tanto ha amato in passato, ma ora non può fare a meno di osservarla con uno sguardo impietoso, facendo i conti con l'intolleranza e lo spreco di risorse preziose. Le motivazioni che la spingono a diventare "un cervello in fuga" sono chiare, ma nel suo cuore c'è anche un contraltare in cui sono incarnati tutti gli aspetti migliori della società. C'è ancora del buono nella società, ma questa fiammella di speranza sarà sufficiente per cambiare in qualche modo i piani della ragazza?

Troppo facile amarti in vacanza, anteprima 02Dal punto di vista grafico Troppo facile amarti in vacanza ci ha colpito meno rispetto ai precedenti lavori di Bevilacqua, ma non per particolari demeriti del tratto del disegnatore: i paesaggi sono solari e bucolici, con un risultato che non riesce a essere d'impatto quanto la New York de Il suono del mondo a memoria o l'isola di Lavennder, soprattutto dal punto di vista della colorazione. L'autore però riesce a farci immergere in questo mondo usando uno stratagemma di derivazione cinematografica: la colonna sonora. Ogni capitolo infatti si apre con il titolo di una canzone al quale seguono alcune tavole prive di testo, un invito al lettore di far partire il brano in sottofondo che accompagna le pagine seguenti, come stimolo transmediale per un flusso di pensieri parallelo a quello di Linda, mentre percorre i desolati paesaggi della Penisola.

Troppo facile amarti in vacanza è un fumetto di denuncia che nasce da una situazione di insofferenza, un racconto on the road nel quale le principali brutture del nostro mondo si riversano sulla protagonista. Non mancano i colpi di scena e alcune stuzzicanti soluzioni narrative in grado di spingere a una seconda lettura, una volta che il disegno complessivo è stato svelato. Sono chiari i motivi per cui Linda è pronta a lasciarsi alle spalle un Paese in cui non si riconosce più, ma la riflessione sull'attualità può spingersi oltre: come affrontare queste situazioni che sembrano destinate a diventare sempre più problematiche? La soluzione è la fuga? La rabbia? Oppure continuare a lottare contro i mulini a vento? Ogni lettore troverà la sua risposta... o se non arriverà a formularne una, comunque avrà messo in moto queste domande dentro di sé.

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