Troppo facile amarti in vacanza, la recensione
Troppo facile amarti in vacanza è un fumetto di denuncia nel quale le principali brutture del nostro mondo si riversano sulla protagonista.
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Avvicinandosi a un volume intitolato Troppo facile amarti in vacanza, ci si potrebbe aspettare di conoscere una coppia che deve fare i conti con le difficoltà della routine quotidiana, dopo un periodo di luna di miele nel quale tutto sembrava solo rose e fiori. Il fumetto racconta effettivamente una storia d'amore, anche se con un'accezione diversa da come viene solitamente intesa: non il rapporto romantico tra due persone, bensì la turbolenta relazione tra la protagonista e il suo Paese d'origine, l'Italia.
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Dal punto di vista grafico Troppo facile amarti in vacanza ci ha colpito meno rispetto ai precedenti lavori di Bevilacqua, ma non per particolari demeriti del tratto del disegnatore: i paesaggi sono solari e bucolici, con un risultato che non riesce a essere d'impatto quanto la New York de Il suono del mondo a memoria o l'isola di Lavennder, soprattutto dal punto di vista della colorazione. L'autore però riesce a farci immergere in questo mondo usando uno stratagemma di derivazione cinematografica: la colonna sonora. Ogni capitolo infatti si apre con il titolo di una canzone al quale seguono alcune tavole prive di testo, un invito al lettore di far partire il brano in sottofondo che accompagna le pagine seguenti, come stimolo transmediale per un flusso di pensieri parallelo a quello di Linda, mentre percorre i desolati paesaggi della Penisola.
Troppo facile amarti in vacanza è un fumetto di denuncia che nasce da una situazione di insofferenza, un racconto on the road nel quale le principali brutture del nostro mondo si riversano sulla protagonista. Non mancano i colpi di scena e alcune stuzzicanti soluzioni narrative in grado di spingere a una seconda lettura, una volta che il disegno complessivo è stato svelato. Sono chiari i motivi per cui Linda è pronta a lasciarsi alle spalle un Paese in cui non si riconosce più, ma la riflessione sull'attualità può spingersi oltre: come affrontare queste situazioni che sembrano destinate a diventare sempre più problematiche? La soluzione è la fuga? La rabbia? Oppure continuare a lottare contro i mulini a vento? Ogni lettore troverà la sua risposta... o se non arriverà a formularne una, comunque avrà messo in moto queste domande dentro di sé.