Il Trono di Spade - Stagione 5, la recensione del Blu-Ray Disc

La nostra recensione del cofanetto Blu-Ray Disc della quinta stagione di Game of Thrones - il Trono di Spade

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


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A cura di Fabio Segretario

Dati Tecnici

Video: AVC, 1080/24p (23,976), 1.78:1
Audio:
2.0 Dolby Digital: Ungherese Portoghese (Brasile)
5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Russo
Dolby Atmos (7.1 Dolby TrueHD): Inglese
Sottotitoli: Italiano NU Inglese NU Russo Portoghese (Brasile) Ungherese Croato Ebraico Portoghese Romeno Sloveno Turco Mandarino Coreano Tailandese
4 dischi 50gb
Region free
Digipack
Prodotto da HBO, distribuito da Warner Home Video.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT RU.

Serie

Giunge alla sua quinta stagione Il Trono di Spade, lo show dei record, la serie più vista della storia di HBO, polverizzando ogni record precedente e vincendo premi e riconoscimenti ogni anno. Ma queste sono cose ormai risapute e citarle ha quasi perso di efficacia per uno show che non sembra conoscere crisi da qualsiasi punto di vista, specialmente di audience. Ma la quinta stagione, più delle precedenti, ha saputo far parlare di se in molti modi, soprattutto per le maggiori differenze rispetto alla fonte. E' cosa nota che questa stagione è in larga parte tratta dall'ultimo dei libri de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ancora in fase di scrittura, ed è quindi lecito aspettarsi che da qui in avanti, la serie possa divergere sempre di più. Le proteste non si sono fatte attendere, ovviamente. La stagione riprende da dove si interrompeva la precedente. Troviamo Tyrion Lannister (Peter Dinklage) in fuga dopo aver assassinato suo padre ed essersi sottratto, con l'aiuto di Varys (Conleth Hill), alla pena capitale per l'assassinio di Joffrey. Varys intende convincere Tyrion a prestare i suoi servigi a Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), perché sarebbe l'unica meritevole di salire sul Trono di Spade e l'unica che possa portare una vera pace sui Sette Regni. L'arco narrativo di Tyrion in questa stagione porta una ventata di aria fresca per il personaggio, che ad Approdo del Re aveva ormai esaurito tutto. Si tratta di una vera storia on the road, prima con Varys e poi con Jorah Mormont (Iain Glen) che è ormai caduto in disgrazia e intende consegnare Tyrion per riottenere la fiducia di Daenerys. Scampando agli assalti degli “uomini di pietra”, fino ad essere venduti come gladiatore, la storia di Tyrion, intrecciandosi con quella di Jorah e giungendo infine da Daenerys, dà un ritmo tutto nuovo e possibilità infinite, che però saranno esplorate solo nella stagione successiva. D'altro canto, Daenerys, dopo aver conquistato Meereen e liberato la città dalla schiavitù, deve confrontarsi con cosa vuol dire essere regina e col governare una città. Città che non intende cambiare il proprio stile di vita, dando vita al movimento i Figli dell'Arpia, un ampio gruppo di ex schiavisti che intende rovesciare la nuova regina e ritornare allo status quo. Sostanzialmente non vi sono cambiamenti rilevanti sul percorso narrativo di Daenerys, che si trova sempre a confrontarsi con le conseguenze delle sue scelte. Il culmine della vicenda arriva con l'immenso attacco dei Figli dell'Arpia nell'arena dei gladiatori, sequenza spettacolare che, alla sua conclusione, sposta completamente la situazione di Daenerys e dei personaggi a lei legati per iniziare una nuova tappa del suo viaggio. Alla Barriera, Jon Snow (Kit Harington), dopo essere stato eletto come nuovo Lord Comandante dei Guardiani della Notte, ha ben compreso il pericolo che si avvicina insieme all'inverno e intende convincere il popolo libero che vive oltre la Barriera di oltrepassarla con lui, con l'impegno che in cambio della terra su cui abitare e coltivare, si sarebbero uniti a lui per fermare la minaccia degli Estranei. Come sempre, l'arco narrativo di Jon Snow è rappresentato con toni cavallereschi che ben si sposano con il personaggio. La scelta di aiutare i Bruti lo metterà in una posizione scomoda con cui dovrà fare presto i conti. Non può non essere citata quella che è a tutti gli effetti la più grande sequenza della storia della televisione: un'immensa orda di morti viventi, capeggiati dagli Estranei, che attacca in forze i sopravvissuti del Popolo Libero, mentre Jon Snow tenta di metterli in salvo. Si tratta di una scena enorme, con grandi battaglie, effetti speciali incredibili e dall'alto tasso adrenalinico, che non si era mai vista in televisione.

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Alle vicende di Jon Snow si intrecciano (almeno temporaneamente) quelle di Stannis Baratheon (Stephen Dillane), che dopo aver sconfitto Mance Rayder con il suo nuovo esercito, decide di marciare verso Grande Inverno per conquistarlo e muovere poi guerra ad Approdo del Re. Sin dal suo esordio, la storia di Stannis sembrava una tragedia annunciata: un uomo d'onore, accecato dal desiderio di potere e dalle promesse di vittoria sobillate dall'ambigua Melisandre (Carice van Houten) che è disposto a sacrificare chiunque per raggiungere questo scopo. Ed è proprio qui, arrivato al limite estremo del mondo e della ragione, che troverà compimento la sua tragedia. Di minor interesse, per lo più perché sono ancora storie tutte in divenire, le vicende di Sansa e Arya Stark. Arya (Maisie Williams) giunge finalmente a Braavos, dove la ragazza spera di poter riscuotere il debito di Jaqen H'ghar (Tom Wlaschiha) affinché le insegni ad essere un'assassina. Ma quello che Arya trova non è ciò che si aspetta e per la fretta e l'egoismo di volere ottenere la propria vendetta dovrà pagare un prezzo molto alto. Sansa (Sophie Turner) continua ad essere usata come pedina per i giochi politici di Petyr Baelish, che la dà in dono a Roose Bolton (Michael McElhatton), nuovo padrone di Grande Inverno, per consolidare il suo regno verso chi è ancora a sostegno degli Stark, che a sua volta la offre in sposa al sadico figlio Ramsay (Iwan Rheon). Qui Sansa si ricongiunge con Theon Greyjoy (Alfie Allen), reso schiavo da Ramsay con il nome di “Reek”. Dopo un'intera stagione dove Theon era ormai un personaggio perso, il dolore di Sansa lo risveglia e gli fa compiere le azioni necessarie affinché compia la propria espiazione nei confronti della famiglia Stark. Entrambe le vicende sono appena accennate e saranno da esplorare nella stagione successiva. In cerca di redenzione è anche Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau) nei confronti della sorella e amante Cersei Lannister (Lena Heady), che si incolpa della morte del padre, in quanto principale fautore della fuga del fratello Tyrion. E trova il modo di farlo quando Cersei riceve un dono che simboleggia la minaccia alla vita di sua figlia Myrcella Baratheon (Nell Tiger Free), che fu mandata a Dorne a vivere con i Martell per mantenere un'alleanza con i Lannister. Infatti Elleria Sand (Indira Varma) vuole vendicarsi sui Lannister colpevoli, a suo dire, della morte di Oberyn Martell (Pedro Pascal), morto durante il processo per combattimento di Tyrion. E per farlo, intende colpire Myrcella per ferire Cersei, così Jaime si reca a Dorne insieme a Bronn (Jerome Flynn) per trarla in salvo. E' facile capire come Jamie sia diventato uno dei personaggi più amati della serie: come per Jon, anche lui è mosso da toni cavallereschi, ma i suoi modi di fare si confanno più a una canaglia dall'umorismo cinico, come suo fratello Tyrion. Accoppiarlo con una vera canaglia come Bronn altrettanto velenoso con la lingua, fa desiderare di poter vedere più avventure con questi due personaggi, tanto quanto quelle con Tyrion e Bronn delle prime stagioni. Purtroppo, come accade puntualmente in questa serie, benché Jaime riesca finalmente a vedere un po' di speranza per la sua vita, rappresentata da Myrcella, la sorte gli sarà avversa e lascia presagire ulteriore oscurità per la famiglia Lannister. Oscurità che si fa sempre più fitta, con l'arco narrativo più interessante di questa stagione, quello di Cersei. Sempre più allarmata di come la Regina Margaery (Natalie Dormer) influenzi sempre di più le azioni di suo figlio, il giovanissimo Re Tommen Baratheon (Dean-Charles Chapman), Cersei si convince a proclamare Alto Septon (la massima autorità religiosa ad Approdo del Re) il criptico “Alto Passero” (Jonathan Pryce), un bizzarro santone a capo di un movimento religioso. Convinta di poter manovrare l'Alto Passero dandogli anche un esercito del Credo Militare, il nuovo Alto Septon fa imprigionare la Regina e suo fratello Loras (Finn Jones) per atti impuri. Ma ben presto Cersei si rende conto di non poterlo controllare, quando anche lei stessa viene fatta prigioniera e costretta a subire “il cammino della vergogna” (una delle sequenze più forti di tutta la serie), che la metterà a dura prova. Il Trono di Spade resta fedele a se stesso con una stagione sempre ricca di colpi di scena, sequenze memorabili e maggiore interesse nello scoprire cosa succederà, puntata dopo puntata.

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Video

Puntuale come ogni anno, a precedere la messa in onda della nuova stagione, anche questo aprile Il Trono di Spade fa visita al mercato Home Video, presentando la quinta stagione in alta definizione Blu Ray e DVD. Come di consueto, l'edizione è presentata in un digipack che contiene quattro dischi con gli episodi della stagione e i contenuti speciali. Su ogni pagina del digipack è raffigurato il volto di uno dei protagonisti. Il digipack è contenuto in uno slipcase con stampa in rilievo di colore oro raffigurante Tyrion di spalle che osserva il drago Drogon nel cielo. Il tutto è ricoperto da una slipcover di plastica trasparente riportante il titolo e una cornice con i loghi delle casate. Come sempre, nella catena di negozi Mediaworld è possibile trovare una slipcover alternativa, in questo caso raffigurante il vetro di drago in stampa lenticolare su sfondo nero opaco. La quinta stagione è venduta anche in un'edizione speciale con allegato il Funko Doll e un disco bonus e per concludere, come sempre, è presente l'annuale raccolta completa con le stagioni precedenti in un unico cofanetto. I dischi presentano il consueto menù, in cui è possibile vedere, per ogni puntata, l'anteprima e il riepilogo delle puntate precedenti e la possibilità di visualizzare ogni episodio con una guida interattiva (solo in inglese) a luoghi, personaggi e altri dettagli.
Non c'è niente di diverso dalle precedenti stagioni, Il Trono di Spade mantiene inalterate le sue caratteristiche del girato digitale Arri Alexa. Troviamo quindi il consueto quadro estremamente dettagliato, primi piani porosi che bucano lo schermo e campi lunghi sterminati con elementi definiti, dettagliati e sfondi rigogliosi. Come sempre si predilige una colorimetria estremamente tenue e dai toni prevalentemente freddi (anche in caso di ambienti più assolati), ma comunque sempre brillanti e voluminosi. Eccellente la tridimensionalità del quadro in ogni circostanza, con immagini profonde, grazie anche a un livello del nero ricco, ma mai soffocante. La resa delle immagini è sempre estremamente pulita, benché un sottilissimo rumore di fondo permanga, conferendo spessore al quadro. La scelta di scendere a quattro dischi anziché i cinque delle prime tre stagioni, benché non abbia minato in modo importante la compressione in AVC, ad un'analisi fotogramma per fotogramma mostra la presenza di lievi artefatti digitali e zone con perdita di dettaglio. Tuttavia non ci si trova di fronte ad una situazione limite, anzi. Ad ogni stagione l'integrazione degli effetti visivi è sempre più accurata, tanto che è impossibile distinguere i vari mascherini digitali dai veri paesaggi, così come l'inserimento di creature (come i draghi) è ormai pressoché perfetta, innalzando notevolmente gli standard televisivi.

Audio

La quinta stagione de Il Trono di Spade vanta il primato di essere la prima serie al mondo in Dolby Atmos, la più recente evoluzione di audio multicanale di casa Dolby. Quindi, per l'appunto, la traccia originale inglese vanta tale sistema inserito nella traccia Dolby TrueHD a 7.1 canali, soppiantando quindi la codifica DTS HD Master Audio 5.1 delle precedenti stagioni. Per ulteriore scrupolo, una seconda traccia inglese è presentata in Dolby Digital a 5.1 canali a 640 kbps. Per una sorta di regola non ben specificata, se la traccia principale (quella inglese) viene presentata in tale codifica, allora anche tutti gli altri doppiaggi dovranno seguire questa direttiva (vedasi il film Unbroken ad esempio). Quindi se nelle precedenti stagioni abbiamo avuto il doppiaggio italiano in DTS, 5.1 canali a 768 kbps (fatta eccezione per la prima stagione in Master Audio), ora si presenta in Dolby Digital a 5.1 canali a 448 kbps. All'atto pratico è del tutto indifferente, dato che ci sono sempre i soliti problemi, ad ulteriore conferma (se c'è ne fosse bisogno) che non è la codifica a fare la traccia audio. E quali sono questi problemi? Dialoghi al limite della saturazione con forti distorsioni metalliche con l'aumento del volume e dinamica limitata. Dalla sua ha grande potenza, cosa che rende le scene più spettacolari un gran sentire, ma a scapito di una buona resa. Funziona bene la separazione e la direzionalità. La traccia inglese TrueHD è decisamente devastante sul profilo della spettacolarità, tanto da coinvolgere lo spettatore, presentando una pulizia impeccabile, naturalezza e tridimensionalità da primo della classe. Nel complesso, la traccia italiana svolge più che dignitosamente il suo compito, ma non è paragonabile a quella inglese.

Extra

Il bagaglio di contenuti extra della quinta stagione tiene fede alla precedenti, dimostrandosi poco più che modesto, anche se con contenuti interessanti. Oltre all'immensa mole di commenti audio, puntualmente privi di qualsiasi sottotitolo, troviamo un breve dietro le quinte con “Un giorno nella vita” e una featurette per presentare i nuovi personaggi e i nuovi luoghi. A farla da padrone c'è “anatomia di un episodio”, dietro le quinte dedicato a uno degli episodi chiave della serie in tutte le fasi della sua realizzazione. “Il vero retroscena” analizza quella che è stata la maggiore fonte di ispirazione per il romanzo originale, ossia La guerra delle due rose, analizzando la storia e i personaggi. Infine abbiamo “Storie e Folklore” e “La danza dei draghi”, una sere di filmati che narrano storie e leggende inerenti la serie, per concludere poi con una galleria di scene tagliate.

  • Commenti audio (senza sottotitoli)
    Episodio 1 con il commento del regista Michael Slovis, del direttore della fotografia David Franco e di Ciarán Hinds (Mance Rayder).
    Episodio 2 con il commento di Nikolaj Coster-Waldau (Jaime Lannister), Gwendoline Christie (Brienne di Tarth) e Daniel Portman (Podrick Payne).
    Episodio 3 con il commento della scenografa Deborah Riley, della costumista Michele Clapton e del direttore della fotografia Annette Haellmigk.
    Episodio 4 con il commento del regista Mark Mylod, dello sceneggiatore Dave Hill, di Natalie Dormer (Margaery Tyrell) e di Dean-Charles Chapman (Tommen Baratheon).
    Episodio 5 con il commento del regista Jeremy Podeswa, del direttore della fotografia Greg Middleton, di Iwan Rheon (Ramsay Bolton) e di Michael McElhatton (Roose Bolton).
    Episodio 6 con il commento dello sceneggiatore Bryan Cogman, di Maisie Williams (Arya Stark) e Tom Wlaschiha (Jaqen H'ghar).
    Episodio 8 con il commento del regista Miguel Sapochnik, del coordinatore stunt Rowley Irlam, di Kit Harington (Jon Snow) e Kristofer Hivju (Tormund Veleno dei giganti).
    Episodio 8 con il commento del produttore degli effetti speciali Steve Kullback, del supervisore degli effetti speciali Joe Bauer e del produttore Chris Newman.
    Episodio 8 con il commento del direttore della fotografia Fabian Wagner e degli operatori di ripresa Sean Savage e David Morgan.
    Episodio 9 con il commento del regista David Nutter, di Peter Dinklage (Tyrion Lannister) e Iain Glen (Jorah Mormont).
    Episodio 9 con il commento del produttore esecutivo Bernadette Caulfield, del direttore della fotografia Rob McLachlan e degli operatori di ripresa Ben Wilson e David Worley.
    Episodio 10 con il commento dei produttori esecutivi/sceneggiatori David Benioff e D.B. Weiss, del regista David Nutter e di Lena Headey (Cersei Lannister).

  • Un giorno nella vita

  • Nuovi personaggi e location

  • Anatomia di un episodio: Madre Misericordiosa

  • Il vero retroscena de Il Trono di Spade

  • Storie e Folklore

  • La Danza dei Draghi

  • Scene Tagliate

Conclusioni

La Warner mantiene come ogni anno la sua promessa di portare Il Trono di Spade in home video, presentandolo con il consueto packing lussuoso e un'edizione eccellente sotto tutti i punti di vista, con diverse opzioni di scelta per l'edizione, esattamente come ogni anno. Appuntamento fisso imperdibile per i fan e l'occasione dei neofiti di recuperare questa serie fenomeno globale.

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