Trieste Science+Fiction 2018: Aterrados (Terrified), la recensione

La nostra recensione del film Aterrados, presentato all'edizione 2018 del Trieste Science+Fiction Festival

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Arriva dall'Argentina Aterrados (Terrified), uno dei film horror più divertenti e spaventosi degli ultimi anni che, nonostante uno spunto narrativo già portato in scena da progetti come The Conjuring, trova un buon equilibrio tra un'atmosfera un po' vintage e le paure più comuni tra gli esseri umani, il cui istinto è spesso quello di guardare sotto il proprio letto per controllare che non ci siano mostri pronti ad attaccarci nel sonno.
Il terrore si materializza in un quartiere di Buenos Aires quando un uomo, che si dichiara innocente, viene accusato della brutale uccisione di sua moglie. A credere alle sue apparentemente folli dichiarazioni sono i ricercatori ed esperti in paranormale Allbreck (Elvira Onetto) e Rosentock (George Lewis) che decidono di compiere degli esperimenti nel quartiere in cui si stanno verificando degli eventi paranormali, con l'aiuto dell'ex investigatore Jano (Norberto Gonzalo&lt) e del commissario Fuentes (Maxi Ghione). La nottata trascorsa nelle case "infestate" non andrà ovviamente come previsto, trasformandosi in una lotta per la sopravvivenza.

Demián Rugna, impegnato come sceneggiatore e regista, propone un lungometraggio vecchio stile in cui la dimensione sovrannaturale e quella reale si fondono in momenti terrificanti ambientati di notte, dove ogni ombra e movimento potrebbe nascondere l'orrore, e delle scene che si svolgono di giorno che gettano le basi per il crescendo di pericoli e minacce in arrivo per i protagonisti. Aterrados, in grado realmente di far sobbalzare sulla sedia gli spettatori in alcune scene, riesce anche a divertire grazie all'interpretazione ironica di Ghione nel ruolo di un agente di polizia davvero "terrorizzato" di fronte all'inspiegabile. Il personaggio, alle prese come il pubblico con apparizioni e situazioni inspiegabili, perde in più occasioni il controllo e può contare sulle battute più divertenti in grado di alleggerire con grande efficacia la tensione.

A livello narrativo c'è poco di nuovo nel racconto della serata alla ricerca di indizi reali legati all'esistenza di un'altra dimensione, fatta di spiriti e creature, ma il film riesce a distinguersi positivamente grazie al ritmo serrato costruito per la narrazione e alla capacità di suscitare la giusta dose di ansia nella mente degli spettatori che, pur aspettandosi proprio l'entrata in scena di creature sovrannaturali, rimane comunque sorpreso e coinvolto nella storia.

Rugna non va alla ricerca di percorsi totalmente inediti ma di un risultato ben calibrato su ciò che si vorrebbe vedere in un film horror: dalle musiche in crescendo alla fotografia sbiadita e spettrale, inserendoci poi quel pizzico di esilarante umorismo che dà vita a una formula vincente, rendendo Aterrados un'esperienza cinematografica spaventosamente piacevole.

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