Transformers

Dopo aver provato, con The Island, a coniugare azione e contenuti importanti, Michael Bay impara dai suoi errori e con Transformers ci regala un film in cui l'unica cosa che conta è lo spettacolo, e nient'altro...

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Regia: Michael Bay

Cast: Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Jon Voight, Bernie Mac, Tyrese Gibson, Rachael Taylor, Amaury Nolasco, Kevin Dunn

Sceneggiatura: Roberto Orci, Alex Kurtzman

Data di uscita italiana: 28 giugno 2007

 Voto: 5/10

All'uscita dal cinema, dopo aver visto Transformers, è impossibile non rimanere scossi. Si tratta però dello stesso tipo di sensazione che si può provare all'uscita da un megaconcerto, dopo aver passato due ore a vibrare sotto i subwoofer, e non di quella soddisfazione che solo un bel film può dare.
Purtroppo, sembra che sia proprio questo che la gente vuole vedere al cinema, come già ci aveva dimostrato 300. Un'unica, grande scena d'azione condita qua e là con qualche momento romantico o intimista.

A conti fatti, tutta la prima parte del film risulta essere una scusa costruita per giungere in qualche modo al combattimento finale. Il tutto procede attraverso una serie di siparietti comici che vorrebbero avvicinarsi a un pubblico giovane, ma cessano di far ridere una volta capito il meccanismo, dopo circa cinque minuti. La trama avanza fra situazioni scontate e forzature inspiegabili, con robot giganti che passano continuamente inosservati e ragazzini che si addossano la responsabilità di salvare il mondo facendosi beffa della polizia. I dialoghi meritano una menzione speciale: va bene, il film è basato su una serie di cartoni animati, ma certe battute non possono proprio starci, nemmeno se dette da un robot.

Sono però i personaggi forse la cosa peggiore: è un classico di questo genere di film utilizzare personaggi stereotipati attorno ai quali viene sviluppato un background e una storia poco credibile. In questo caso abbiamo i personaggi stereotipati e basta, con solo qualche inutile accenno alla loro vita. Da un certo punto di vista è meglio così: almeno Bay ci risparmia quelle storie melense alla Indipendence Day, però in seguito non può pretendere di creare scene emotive sulla base di rapporti inesistenti, che nel corso del film non sono stati per niente approfonditi (perché ad esempio Sam è così affezionato a Bumblebee?).
Al regista sembra non importare proprio niente di approfondire, vuole solo giungere al lunghissimo scontro finale nel modo più indolore possibile, come se tutto il resto fosse in più.

Effettivamente, l'ultima parte è impressionante come mole di azione ed effetti: il budget di 200 milioni è stato sfruttato e si sente tutto. E' qui che tutti impazziranno, uscendo poi dalla sala con l'impressione di aver assistito a qualcosa di colossale. Si tratta di una scena veramente enorme, in cui il flusso ininterrotto gli effetti visivi e sonori stordisce: così, alla fine Michael Bay è riuscito a far dimenticare tutto ciò che si è visto nella prima parte, e quasi a convincere che i consueti criteri di giudizio per questo film non valgano. E' lo spettacolo che conta, e si tratta di un vero spettacolo, il resto non conta, non ha nessuna pretesa di essere giudicato.
Transformers si nasconde dietro il suo essere senza pretese, sembra voler dire "hei, questo è un film su un gruppo di robot giganti che combattono, come può interessarti il resto?".
Proprio per questo sembra il modello più perfezionato del nuovo blockbuster, ideale per una serata al cinema con gli amici: un pretesto sempre meno serio, compensato dall'azione che riempie tutti i vuoti. Nel prossimo, potrebbero almeno risparmiarci tutto l'inutile sviluppo narrativo e iniziare direttamente con lo show.

Sia chiaro, non ho nulla contro i film spettacolari, ma come può reggere l'azione senza la minima base emotiva? Cosa sarebbe la battaglia di Minas Tirith nel Ritorno del Re senza le storie di Pipino, Gandalf, Eowyn e Faramir?
E' questo suo essere solo fine a sè stesso che rischia di far diventare noioso addirittura un enorme combattimento fra robot giganti...

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