Trackmania, lo amerete senza neanche sapere il perché | Recensione

Trackmania pretende la perfezione, richiede un’applicazione intensiva, si concede a coloro che ne scoveranno la bellezza tra decine di tentativi falliti

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Trackmania, lo amerete senza neanche sapere il perché | Recensione

Trackmania è un po’ come Uno o Monopoli: si potranno anche odiare i giochi di società, ma non cedere alla tentazione di regalarsi una partita con i propri amici è praticamente impossibile.

Similmente, la produzione Ubisoft sussurra dolcemente anche all’orecchio di chi non apprezza il genere dei racing game, o che mal sopporta la pratica del trial & error, meccanica che descrive in maniera perfetta il tipo d’esperienza offerto da sempre dal brand.

Senza neanche accorgersene, senza volerlo, difatti, ci si ritrova imbrigliati in un ipnotico loop di continui tentativi, tutti protesi ad abbassare di un altro decimo il record appena strappato al cronometro, vuoi per assicurarsi una medaglia d’oro, vuoi perché il ghost di qualche altro videogiocatore, pescato più o meno casualmente dalla rete, proprio non ne vuole sapere di superare il traguardo un attimo dopo di noi.

Scovare la traiettoria migliore è fondamentale, conoscere ogni curva e dosso della pista è imprescindibile per guadagnare millesimi preziosi, domare il proprio bolide in ogni tipo di terreno è il discriminante tra un pilota alle prime armi e chi può ambire a posizioni di rilievo nelle classifiche online.

[caption id="attachment_214149" align="aligncenter" width="1000"] In questo episodio dovrete vedervela con diversi tipi di terreno. Il cemento fornisce il grip ottimale, sullo sterrato potrete esibirvi in sbalorditive derapate, sulla neve…non potrete far altro che sperare nella benevolenza di qualche antica divinità[/caption]

Trackmania pretende la perfezione, richiede un’applicazione intensiva, si concede completamente solo a coloro che ne scoveranno la bellezza tra le decine e decine di tentativi andati a vuoto. A rendere speciale la saga di Ubisoft è la sua inspiegabile capacità di imporre uno stile di gioco intransigente senza costringere il videogiocatore a vivere un’esperienza potenzialmente frustrante, ripetitiva, asfissiante.

Tracciati brevi, ottimo senso di velocità, sistema di controllo basilare, nessun fattore esterno ad influenzare la propria prestazione al di là della propria abilità con il pad. Sono questi gli ingredienti che hanno reso grande l’IP e che tornano, immutati, in questa sorta di reboot della saga che avvicina Trackmania al business model specifico dei game as service.

Già proiettato verso il futuro, il capitolo si propone al pubblico gratuitamente, incentivando tuttavia l’acquisto di un abbonamento per godere di tutti i contenuti offerti nel pacchetto. Se la maggior parte dei tracciati disponibili nell’attuale stagione in corso saranno disponibili per tutti, i tracciati creati da altri utenti e gli editor saranno ad esclusivo appannaggio del pubblico pagante.

Anche i semplici curiosi, insomma, possono passare notti in bianco a caccia del tempo migliore, ma solo chi è disposto ad investire nella produzione Ubisoft avrà accesso alla vera anima di Trackmania.

L’edizione qui presa in esame, oltre a rifarsi al classico gameplay di sempre, tanto ancorato sui soliti cardini quanto tremendamente gustoso, propone, tanto per cominciare, una modalità multiplayer piuttosto corposa. Sebbene i ghost contro cui combattere non mancheranno in ogni caso, potrete provare le nuove modalità che vi metteranno in competizione in tempo reale con altre vetture, pur mantenendo la forma evanescente ed incorporea a cui siamo abituati.

Il Club, tuttavia, è certamente la new entry più importante di questa iterazione. Si tratta, in buona sostanza, di una serie di tracciati creati da altri utenti, accomunati da specifiche caratteristiche. Un gruppo di questi, per esempio, riproduceva alcuni Gran Premi della Formula 1, altri ricalcavano il design (e la follia) di alcune piste di Mario Kart. Prendendo parte a questo genere di tornei sbloccherete livree per la macchina o altri gustosi collezionabili.

Proprio a questo proposito, sebbene il mezzo che utilizzerete è uno solo, identico nelle prestazioni per tutti i partecipanti, l’editor con cui potrete personalizzarlo, pur essendo inaspettatamente complesso da padroneggiare completamente, saprà regalarvi immense gioie, dandovi la possibilità di creare copie di macchine realmente esistenti o, al contrario, di far correre a briglie sciolte la vostra fantasia.

[caption id="attachment_214150" align="aligncenter" width="1000"] Bonus e malus renderanno alcuni tracciati particolarmente emozionanti. Guidare una macchina a cui non funziona più il volante, o che tende a prendere il volo alla minima sollecitazione, influenzerà eccome l’andamento della partita.[/caption]

Giudizio assolutamente identico per quanto riguarda l’altro editor, quello relativo alle piste. Se la modalità semplificata, disponibile anche gratuitamente, vi concederà poco spazio per sbizzarrirvi, grazie al season pass potrete dare vita a piste da far invidia a qualsiasi capitolo di F-Zero.

Trackmania ipnotizza l’utente con la sua formula magica sempre identica, immancabilmente efficace. Se non avete mai apprezzato la saga di Ubisoft non comincerete certo a farlo adesso, ma dal momento che il titolo è disponibile anche gratuitamente, seppur in una forma pesantemente castrata, concedergli una chance è praticamente d’obbligo.

Esperti e fan del brand, dal canto loro, non hanno alcuna scusa. Trackmania è tornato ed è più in forma che mai. Spolverate i cronometri e preparatevi ad innumerevoli tentativi per acciuffare l’ennesimo record.

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