Tra due mondi, la recensione
Carrère rinnova il suo gioco romanzesco dei ruoli e delle identità riuscendo nel suo intento riflessivo solo in parte.
Libero adattamento del romanzo-inchiesta di Florence Aubenas su un gruppo di donne delle pulizie che lavora precariamente in un traghetto sulla Manica, Tra due mondi dello scrittore qui regista Emmanuel Carrère (alla sua terza incursione cinematografica)osserva con freddezza documentaria questa realtà sociale - usando attrici non professioniste, talvolta nei panni di sé stesse - con l’intento di parlare di qualcosa di invece molto più evanescente: la finzione e la responsabilità del raccontare. Un po’ nascosto nella protagonista Marianne (Juliette Binoche), scrittrice sotto copertura che si fa assumere sul traghetto per studiare il campo e cercare ispirazione per il suo nuovo libro sul precariato, Carrère rinnova il suo gioco romanzesco dei ruoli e delle identità riuscendo nel suo intento riflessivo solo in parte.
Questa vicinanza contraddittoria ci tiene sulle spine perché è destinata ad esplodere quando la verità, prima o poi, verrà a galla. Nel metterla in scena Carrère rimane un osservatore perlopiù freddo, analitico e apparentemente imparziale: il suo sguardo è infatti sempre allineato a quello di Marianne, di cui insegue la presenza (non c’è mai una scena dove lei non c’è), lasciando alla fredda e statuaria recitazione di Juliette Binoche il compito di raccontare la complessità di un personaggio che trattiene tutto.
In un film come questo dove i personaggi si costruiscono (ingannandosi o meno, deludendosi a vicenda o meno) a partire dalla relazione con gli altri e che da questa precisa situazione vuole tirare fuori la sua vera intenzione narrativa, l’incertezza generale che aleggia non potrà che mostrarsi nella sua problematicità al momento delle conclusioni. Per quanto infatti affascinante nella sua durezza assertiva, la presa di posizione finale è l'unica mossa con cui Carrère prende il controllo sulla sua storia, mostrando tutto ciò che il film avrebbe potuto essere ma che, ormai, possiamo soltanto immaginare.
Siete d’accordo con la nostra recensione di Tra due mondi? Scrivetelo nei commenti!
Vi ricordiamo che BadTaste è anche su Twitch!