Tosca dei boschi, la recensione
In Tosca dei Boschi, Teresa Radice e Stefano Turconi portano il lettore nella Toscana rinascimentale...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Uno degli elementi che hanno caratterizzato i Classici d'animazione Disney è la volontà di richiamare l'immaginario delle fiabe: spesso cominciano con grossi libri di pelle che si aprono rivelando allo spettatore una calligrafia antica, dalle cui prime righe prende forma la storia. Pur senza una ricalcatura pedissequa di questo prologo, si prova la stessa sensazione avvicinandosi a Tosca dei boschi, il nuovo fumetto scritto da Teresa Radice e disegnato da Stefano Turconi, coppia artistica e nella vita formatasi proprio collaborando su fumetti di paperi e topi. Su questa storia i due autori hanno potuto scatenare la loro passione disneyana con atmosfere medioevali vicine ai film La Bella Addormentata nel Bosco, La Spada nella Roccia e Robin Hood.
Tosca dei boschi si rivolge a un pubblico di tutte le età, e questo si riflette sulle tavole di Turconi, perfetto crocevia tra il mondo realistico di Non stancarti di andare e la sintesi di Orlando curioso. L'artista, alla costante scoperta di nuove tecniche di disegno, qui predilige le matite colorate, grazie alle quali riesce a infondere vita alle foglie arancioni d'autunno, alle bianche distese di neve invernali o ai dorati campi di grano in piena estate.
Per quanto riguarda la trama, la Radice racconta un'amicizia in grado di farsi strada tra gli ostacoli del mondo esterno, i quali possono concretizzarsi sotto forma di una costrizione da parte dei genitori o di un'epica battaglia tra eserciti avversari. Come già avveniva ne Il porto proibito con i brani di letteratura inglese, qui l'autrice accompagna il racconto principale con numerosi estratti dai grandi autori italiani del Medioevo in un amalgama perfetto che porta a chiedersi se sia la storia principale a determinare la selezione di citazioni letterarie o siano quest'ultime a influenzare la vicenda. Lo stile di scrittura si adatta al periodo storico, con una narrazione arcaica degna dei poemi dello stil novo affiancata agli scorrevoli dialoghi dei personaggi in un perfetto equilibrio tra linguaggio alto e basso.
Nonostante Tosca dei boschi non sia un racconto corale, concentrandosi sul trio di protagonisti, sottolineiamo la presenza di un nutrito cast di comprimari caratterizzati alla perfezione sia dal punto di vista narrativo che grafico, indipendentemente dalla portata delle loro apparizioni.
Tra le opere dalla coppia della Casa senza nord, Tosca dei boschi è sicuramente la più trasversale, laddove Orlando curioso si rivolge a un target prescolare, Viola giramondo a giovani lettori, mentre Il porto proibito e Non stancarti di andare sono destinati a un pubblico adulto. Qui, pur essendo evidentemente un prodotto pensato per ragazzi e ragazze, proprio come nei migliori lungometraggi animati Disney ci sono momenti in grado di divertire ed emozionare anche gli adulti, che saranno in grado di cogliere qualche livello di lettura aggiuntivo.