Topolino e i signori della galassia, la recensione

Un volume raccoglie l'intera saga fantascientifica di "Topolino e i signori della galassia", un evidente omaggio di Giorgio Pezzin all'universo narrativo di Star Wars

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Arriva in edicola e in fumetteria con qualche settimana di ritardo rispetto alla data d'uscita annunciata -- forse una scelta strategica per approfittare del possibile traino del nuovo film di Star Wars - Topolino e i signori della galassia, volume che raccoglie le quattro storie della saga di fantascienza ideata da Giorgio Pezzin.

Si tratta di un fumetto fortemente influenzato dall'universo narrativo di George Lucas, pur non essendo stato realizzato subito dopo il successo della trilogia originale. La prima avventura risale infatti al 1991, mentre il quarto e ultimo capitolo è stato pubblicato su Topolino soltanto cinque anni dopo. È un piacere poter finalmente stringere tra le mani una raccolta completa di questa avventura intergalattica, con Topolino e Pippo immersi in un immaginario che può essere considerato il contraltare fantascientifico di quanto aveva fatto la saga della Spada di Ghiaccio con il fantasy circa una decade prima.

In realtà il primo episodio è ambientato principalmente nei dintorni Topolinia e, pur introducendo droidi alieni, astronavi e guerre extraterrestri, i due protagonisti affrontano sulla Terra una minaccia che arriva dallo spazio. Contatto con la Terra inizia con un prologo che parla di Federazione galattica, mutanti iperborei, comete fagocitanti e robot degenerati, ma a questa introduzione che fa temere uno svolgimento caotico e sovraccarico di elementi fantascientifici segue in realtà un'avventura relativamente semplice, nella visione d'insieme un ottimo starting point per ciò che arriverà in seguito.

Sono le quattro puntate de La guarnigione segreta a definire quelli che saranno gli elementi cardine di questa saga, ispirandosi in modo evidente a Star Wars: una principessa da salvare, un temibile avversario con un casco nero, un pianeta desertico, un pilota spaziale che pensa soltanto al denaro, un asteroide che si rivela essere un organismo vivente...

Dopo numerosi rimandi a Una Nuova Speranza, l'epilogo riprende in modo ancor più spudorato alcune scene de L'Impero Colpisce Ancora, come l'attacco degli AT-AT su Hoth o la battaglia con le spade laser tra Luke Skywalker e Darth Vader. Dopo questa storia di ampio respiro, le successive Il cristallo nero e L'invasione dei replicanti, composte da due episodi ciascuna, appaiono come graditi seguiti, avventure che ci permettono di ritrovare personaggi e situazioni conosciuti, senza però eguagliare l'epicità della rivisitazione in chiave disneyana della saga cinematografica. Queste ultime due storie propongono invece trame originali nelle quali ritroviamo i personaggi e le atmosfere già apprezzate, senza cadere nella scelta fin troppo facile di adattare eventi visti sul grande schermo che non avevano trovato spazio in precedenza.

Le prime due storie godono dei disegni di Massimo De Vita, il cui stile accresce la sensazione di trovarsi di fronte a un emulo fantascientifico della Spada di Ghiaccio. Il terzo capitolo è stato invece affidato a Sergio Asteriti, il cui tratto, molto riconoscibile, nel complesso stona un po', penalizzando l'omogeneità grafica del volume; per la conclusione, Giuseppe Della Santa riporta uno stile visivo più vicino agli standard disneyani.

Topolino e i signori della Galassia
è un'opera bizzarra, difficile incasellare in una precisa categoria. Non è una parodia di Star Wars, e nemmeno un riscrittura del testo di partenza come se ne sono visti negli ultimi anni sulle pagine del settimanale Disney; parte come una storia originale, ma La guarnigione segreta inserisce così tanti elementi che è impossibile considerarli solamente citazioni.

Pezzin ha orchestrato un enorme omaggio alla saga di Lucas, mantenendo però una propria indipendenza e un'impronta molto personale, un'operazione interessante che oltre a offrire una lettura piacevole merita di certo attenzione. È un peccato che la serie si sia conclusa con il quarto capitolo, ignorando una battuta di Titanio dalla quale avrebbero potuto nascere ulteriori sviluppi; chissà se questa raccolta, e la recente acquisizione di Star Wars da parte della Disney, potranno agevolare qualche storia aggiuntiva, a più di vent'anni di distanza...

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