Topolino e i signori della galassia, la recensione
Un volume raccoglie l'intera saga fantascientifica di "Topolino e i signori della galassia", un evidente omaggio di Giorgio Pezzin all'universo narrativo di Star Wars
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Si tratta di un fumetto fortemente influenzato dall'universo narrativo di George Lucas, pur non essendo stato realizzato subito dopo il successo della trilogia originale. La prima avventura risale infatti al 1991, mentre il quarto e ultimo capitolo è stato pubblicato su Topolino soltanto cinque anni dopo. È un piacere poter finalmente stringere tra le mani una raccolta completa di questa avventura intergalattica, con Topolino e Pippo immersi in un immaginario che può essere considerato il contraltare fantascientifico di quanto aveva fatto la saga della Spada di Ghiaccio con il fantasy circa una decade prima.
Sono le quattro puntate de La guarnigione segreta a definire quelli che saranno gli elementi cardine di questa saga, ispirandosi in modo evidente a Star Wars: una principessa da salvare, un temibile avversario con un casco nero, un pianeta desertico, un pilota spaziale che pensa soltanto al denaro, un asteroide che si rivela essere un organismo vivente...
Le prime due storie godono dei disegni di Massimo De Vita, il cui stile accresce la sensazione di trovarsi di fronte a un emulo fantascientifico della Spada di Ghiaccio. Il terzo capitolo è stato invece affidato a Sergio Asteriti, il cui tratto, molto riconoscibile, nel complesso stona un po', penalizzando l'omogeneità grafica del volume; per la conclusione, Giuseppe Della Santa riporta uno stile visivo più vicino agli standard disneyani.
Topolino e i signori della Galassia è un'opera bizzarra, difficile incasellare in una precisa categoria. Non è una parodia di Star Wars, e nemmeno un riscrittura del testo di partenza come se ne sono visti negli ultimi anni sulle pagine del settimanale Disney; parte come una storia originale, ma La guarnigione segreta inserisce così tanti elementi che è impossibile considerarli solamente citazioni.
Pezzin ha orchestrato un enorme omaggio alla saga di Lucas, mantenendo però una propria indipendenza e un'impronta molto personale, un'operazione interessante che oltre a offrire una lettura piacevole merita di certo attenzione. È un peccato che la serie si sia conclusa con il quarto capitolo, ignorando una battuta di Titanio dalla quale avrebbero potuto nascere ulteriori sviluppi; chissà se questa raccolta, e la recente acquisizione di Star Wars da parte della Disney, potranno agevolare qualche storia aggiuntiva, a più di vent'anni di distanza...