Topolino Extra Edition vol. 3: Corrado Mastantuono, la recensione
Topolino Extra Edition dedica la sua terza uscita a Corrado Mastantuono e a Bum Bum Ghigno
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Negli ultimi anni abbiamo visto diversi autori italiani creare miniserie ambientate in universi alternativi all'abituale scenario Disney (Pippo Reporter, Darkenblot e Fantomius, solo per citarne alcuni); è ben più raro assistere alla nascita di un nuovo personaggio che entri a far parte del cast regolare di Topolinia o Paperopoli. Ci è riuscito Corrado Mastantuono, che nel 1997 ha introdotto la figura di Bum Bum Ghigno, ripreso dal suo creatore in alcune storie successive all'esordio e poi utilizzato da altri sceneggiatori e disegnatori, arrivando a collezionare una quarantina di apparizioni.
Fin dalla sua prima apparizione, in Paperino e la macchina della conoscenza, è evidente quanto il personaggio sia "stonato" all'interno del cast dei paperi: è un vicino di Paperino che si diverte a umiliarlo, arrivando a rubare un'invenzione di Archimede per riuscire nel suo intento; sembra quindi ascrivibile tra le fila dei "cattivi", e in una sequenza thriller lo vediamo addirittura minacciare gli eroi con un coltello, salvo poi rivelarsi un equivoco. In qualche modo, però, Bum Bum attira la simpatia del lettore con quel suo aspetto buffo: un fisico tarchiato e sovrappeso, dentoni smisurati, due folte sopracciglia, una salopette e una camicia a quadri da perfetto redneck americano. Ma soprattutto un carattere che mostra la "sporcizia" insita in ognuno di noi.
Mastantuono mette quasi sempre in scena Bum Bum assieme a Paperino e Archimede, che per lui sono rispettivamente la voce del buon senso e della conoscenza. È un trio che eleva Paperino a figura modello, accantonando la sua irascibilità e gli aspetti più negativi del suo carattere per evidenziare il contrasto con i lati deprecabili di Bum Bum.
Nel corso delle sue successive apparizioni il papero diventa progressivamente un personaggio con cui il lettore impara a empatizzare, e questo, in qualche modo, lo "ammorbidisce". La trasformazione è evidente anche nell'aspetto del personaggio, che diventa via via più piacevole alla vista e si allontana dal modello volutamente sgradevole dei suoi esordi, perdendo così parte della sua originalità.
Viene da chiedersi perché in alcune delle storie che lo vedono protagonista non sia stato utilizzato Paperino o Paperoga, considerando questo suo rimodellamento. Effettivamente le similitudini ci sono, ma Bum Bum ha comunque caratteristiche in grado di motivare la sua presenza e rafforzare la sua unicità: spesso racconta aneddoti fantasiosi percepiti come assurdi da chiunque, come un novello Barone di Münchhausen, e così conosciamo retroscena sul suo passato che difficilmente potremmo attribuire a personaggi disneyani conosciuti da decenni.
Questo appuntamento con Topolino Extra Edition raccoglie le prime storie di Bum Bum scritte e disegnate da Mastantuono, ma ne esclude alcune che consideriamo speciali: è infatti assente il primo incontro tra il personaggio e il giovane Paperino Paperotto, così come non sono stati presentati due piacevoli omaggi fumettistici a Hergé e al Signor Bonaventura. Ci auguriamo che Panini decida di confezionare presto un nuovo volume dedicato a Bum Bum Ghigno, un'arguta introduzione nel cast di Paperopoli utilizzata finora sempre in modo soddisfacente.