Topolino e gli ombronauti, la recensione

Topolino e gli ombronauti arriva nella Super Deluxe Edition, la quale però non valorizza la storia di Casty

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Topolino e gli ombronauti

Nel 2012, Casty ha riportato sotto i riflettori (e in grande stile) Atomino Bip-Bip, personaggio creato da Romano Scarpa per la storia Topolino e la dimensione Delta. Proprio di quel fumetto, Topolino e gli ombronauti è l'ideale seguito, andando a recuperare personaggi e atmosfere.

L'autore friuliano ha pensato a lungo a come utilizzare al meglio il Professor Enigm e il suo atomo ingrandito due birilliardi di volte, sentendo inevitabilmente il peso della responsabilità nei confronti del suo predecessore. Il risultato è però una storia in linea con la produzione castyana, dotata di un respiro epico e un sottotesto di analisi sociale.

Tutti gli abitanti di Topolinia sono grati a Misterbuono, un misterioso benefattore che risarcisce con le sue riserve di oro personale i danni causati nella zona da una serie di catastrofi, risollevando l'economia della città dalla crisi. Topolino è sospettoso a riguardo, ma non ha tempo di concentrarsi sulla figura del filantropo, visto che alcuni bambini chiedono il suo aiuto per ritrovare il nonno scomparso grazie alle sue doti da detective. Nel frattempo Atomino Bip-Bip è giunto in città, anche lui per chiedere il supporto di Topolino, dopo la sparizione del Professor Enigm.

La presenza di un volto conosciuto in una posizione di potere, visto da tutta la comunità come una figura estremamente positiva al punto da risultare quasi disturbante per il lettore, non è un elemento nuovo per Casty. L'autore ha già adottato una formula simile nella saga di Darkenblot e nelle due storie realizzate in coppia con Massimo Bonfatti, ma nonostante la ridondanza questo si rivela sempre un efficace espediente per far scaturire riflessioni politiche anche nei lettori più giovani, senza mai cadere in parallelismi troppo espliciti con il mondo reale, che risulterebbero fuori luogo in un fumetto disneyano.

La sceneggiatura riesce a spiegare in modo chiaro due elementi tutt'altro che semplici, come il funzionamento del valore del denaro e la fisica della materia oscura. Ci sono sequenze che risultano degli "spiegoni" narrativi, ma nell'economia generale della storia sono un valore aggiunto e non ne rallentano troppo il ritmo. La vicenda porterà i protagonisti a esplorare un'affascinante Dimensione Ombra, dove Casty può scatenare il suo sense of wonder. L'unico elemento che ci ha fatto un po' storcere il naso è il character design degli Ombronauti, figure arcane con un ruolo suggestivo ma fin troppo simili nell'aspetto a Macchia Nera. Inoltre, il ruolo di Atomino nel corso della storia va via via assottigliandosi, sminuendo così la portata del suo ritorno, sul quale si era concentrata la promozione del fumetto.

La perplessità più grande resta però la volontà di proporre questo racconto in due parti all'interno della collana di grande formato Topolino Super Deluxe Edition, una "artist edition" con pagine simili alle tavole originali che ha saputo valorizzare le storie disegnate da Cavazzano, Celoni e Mottura, ricche di particolari e caratterizzate da una colorazione profonda. Casty ha invece un'impostazione visiva molto classica, e spesso le sue vignette risultano dunque spoglie in un volume di questo tipo.

Se a ciò aggiungiamo una carenza di contenuti speciali, il risultato è l'uscita più "povera" di una collana che richiede una spesa non da poco al lettore, difficilmente giustificabile dalla sola ottima sceneggiatura.

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