Topolino 3388, la recensione

Topolino 3388 contiene una storia disegnata da Gigi Cavenago e Lorenzo De Felici, un esperimento riuscito che ci spinge a desiderare altre storie disneyane con uno stile grafico atipico

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Topolino 3388, variant cover di Fabio CeloniIn assenza di Lucca Comics & Games, che rendeva l'ultimo numero del settimanale Disney una vetrina dove proporre storie speciali in grado di attirare il lettore casuale, Topolino 3388 è principalmente dedicato ad Halloween. La vena spaventosa dell'albo in copertina è però relegata alla variant di Fabio Celoni (potete vederla qui a fianco) mentre l'edizione regolare mette in primo piano X-Music, che torna in concomitanza con la nuova stagione di X-Factor, con i due brevi episodi Grandi Speranze e Sotto i riflettori, di Pietro Zemelo e Alessandro Perina. Il talent musicale di Paperopoli sembra però aver cambiato format narrativo: per ora il focus si concentra sulle disavventure produttive della trasmissione, senza portare ancora in scena i concorrenti, con racconti di 8 tavole che permettono di sviluppare una trama ridotta.

L'unica altra eccezione allo scenario halloweenesco è Tutte le acque portano a Roma, l'ultimo episodio del primo ciclo de Gli italici paperi scritto da Matteo Venerus e disegnato da Emmanuele Baccinelli: come i capitoli precedenti, anche questo manca di mordente e si limita a riproporre un gioco di situazioni già visto in numerose altre storie in costume, senza offrire una trama elaborata (è un peccato, visto che è il fumetto più lungo di questo numero di Topolino). L'ultima tavola però lascia presagire uno sviluppo promettente, in grado di anticipare un secondo ciclo con più mordente grazie all'introduzione di una minaccia che i protagonisti dovranno affrontare. Speriamo che questo porti a un livello più elaborato un universo narrativo che comunque va apprezzato per la documentazione su cui si basa e per la sua resa visiva.

"Un esperimento riuscito che ci spinge a desiderare altre storie disneyane con uno stile grafico atipico"La componente orrorifica dell'albo inizia con la prima parte di Topolino e l'incubo di Mister Vertigo, il secondo capitolo della saga iniziata pochi mesi fa, che aveva introdotto un nuovo avversario il cui "potere" si basa sulle fake news. La nuova storia, scritta da Marco Nucci e disegnata da Ottavio Panaro, porta avanti questo tema applicandolo a un'avventura da incubo legata a una pandemia, uno scenario che riecheggia in modo inquietante il nostro presente. L'indagine però è ancora poco comprensibile e a tratti confusa; l'autore complica ulteriormente il mistero fornendo poche risposte al lettore, una scommessa atipica per il settimanale Disney, che ricorda avversari dall'identità segreta com'è stato a lungo il Goblin nell'Universo Marvel. È una strategia che richiede una sospensione del giudizio da parte nostra, in attesa di vedere come questo intreccio sarà risolto.

Nucci firma anche altre due storie spaventose del numero, il picco qualitativo della settimana. Paperoga e la passeggiata mostruosa in sole 8 tavole riesce a colpire per la sua arguzia, con una risoluzione finale che ricorda Ai confini della realtà; le tavole di Gigi Cavenago e Lorenzo De Felici sono un esperimento riuscito che ci spinge a desiderare altre storie disneyane con uno stile grafico atipico, sperimentando in modo simile a quanto avviene in Francia con i volumi Glénat o come la Bonelli fa su Dylan Dog Color Fest. Pippo e la cornamusa spettrale permette a Celoni di scatenarsi con il suo meraviglioso tocco gotico; la trama è simpatica ma purtroppo soffre un epilogo troppo simile alla storia precedente, sempre di Nucci.

Detective Donald Duck e lo scherzetto del dolcetto sorprende perché, a differenza di quanto avremmo potuto pensare noi lettori italiani, non è un proseguimento della serie iniziata qualche anno fa; in realtà si tratta di una storia pensata per il mercato internazionale, come si evince anche dalla presenza di Topolino e Pippo a Paperopoli e dalla colorazione più elaborata rispetto agli standard del settimanale. Stefano Ambrosio e Luca Usai riescono a giocare sulla figura dello zombie in modo non troppo macabro, siamo curiosi di vedere come la vicenda si concluderà nel prossimo numero.

Completano l'albo Paperino Insta Stories: Le zucche di Halloween di Zemelo e Marco Mazzarello e Nonna e Nipote: lenzuola animate di Giorgio Salati e Giorgio Di Vita, due simpatici riempitivi che riescono comunque a caratterizzare in modo più leggero la ricorrenza della settimana.

Tra storie in più puntate e cicli consolidati, più della metà del settimanale sembra rivolgersi principalmente a chi segue regolarmente Topolino; è un segnale della direzione di Alex Bertani, incentrata sulla fidelizzazione del lettore nei confronti di quello che rimane un periodico con una sua continuità sempre più forte.

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