Topolino 3206, la recensione

Abbiamo recensito per voi il numero 3206 di Topolino, con la seconda puntata di PK - Il Marchio di Moldrock

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Numero di Topolino all’insegna del ciclismo, il 3206, in edicola da domani, a partire dalle copertine, regolare e variant, dedicate al mondo della bicicletta ed entrambe disegnate da Paolo Mottura, autore, anche della storia di apertura, Paperino e la grande corsa infinita, su testi di Sisto Nigro.

Anticipata in un panel di Napoli Comicon, l’avventura omaggia i 100 anni del Giro d’Italia, pur spostando la competizione in Calisota. Paperino, da gregario, si ritrova “promosso” e deve reggere le sorti, da solo, della squadra di Zio Paperone. Ad aiutarlo, fuori dalla pista, solo Battista e i nipotini, che lo incoraggiano raccontandogli gli esempi dei grandi ciclisti di inizio ‘900, espediente che consente agli autori di omaggiare la storia di questo sport e dei suoi campioni.

Al ciclismo è anche dedicato un ampio spazio a livello di rubriche, oltre alle due auto-conclusive dell’albo, delle serie Ciclopaperi, di Tito Faraci e Lara Molinari, e Pippo a pedali, di Pietro B. Zemelo e Davide Baldoni.

Torna, ovviamente, PK, con il secondo episodio di Il marchio di Moldrock, di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio. Il “nuovo” nemico di Paperinik, che già si è guadagnato un ampio consenso tra i lettori, porta avanti il suo piano di vendetta contro Everett Ducklair; non è interessato alla Terra, ma non si farebbe dei problemi a calpestarla, se i suoi abitanti - Paperinik in primis - non accettassero di collaborare. Nel tessere l’intreccio di questa nuova storia, Artibani va a ripescare i cloni di Trauma, già visti in Potere e Potenza, gettando una nuova luce sull’intero progetto dell’evroniano mutante voluto dal capo-branca scientifico Gorthan e alludendo ad un suo uso contro il generale coroniano, che si preannuncia estremamente interessante.

Torna anche Giorgio Cavazzano, in una storia originariamente pubblicata in Scandinavia nel 2014 per i testi di Goorm TrasngaardZio Paperone e la vacanza fuori dal mondo. Esaurite le proposte turistiche in grado di allettare i viaggiatori suoi clienti, lo Zione decide di costruire un resort su Marte. Il pianeta rosso e la sua colonizzazione, tra ricerche di corsi d’acqua sotterranei e “stampa 3D” in loco dei materiali di costruzione, è trattato in modo piuttosto realistico, fino alla comparsa di improbabili marziani che spostano lo svolgimento della trama su binari un po’ banali e già visti.

Completano il numero Gambadilegno in: Intrigo a Parigi, di Lorenzo Camerini e Emanuele Virzì, che vede il cast topolinese di poliziotti e malfattori catapultato nella Parigi del 1959, e la divertente storia breve Ciccio in: Sfida oltre il limite, di Tito Faraci e Alessandro Del Conte.

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