Topolino 3201, la recensione

Abbiamo recensito per voi il numero 3201 di Topolino, contenente il terzo episodio di Darkenblot III - Nemesis

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Il numero 3201 di Topolino ripropone gli ormai consueti appuntamenti con Darkenblot III - NemesisLa Storia dell’Arte di Topolino.

Gli eredi di Robotorama, terzo episodio del nuovo ciclo di Darkenblot, sempre ad opera di Casty e Lorenzo Pastrovicchio, svela finalmente parecchi dei misteri introdotti nelle scorse puntate, regalandoci un Macchia Nera inquietante come non mai sotto tutti gli aspetti. Il redesign del personaggio, che ne accentua il carisma e l'aura di mistero, va di pari passo con quello del Darkenblot, della cui nuova versione vediamo un'inedita distruttiva versione a quattro braccia. Ma, soprattutto, scopriamo la natura della multicapacità, in grado di rendere quasi onnisciente il cattivo; non del tutto, però, a giudicare dal cliffhanger finale che lascia tutto in sospeso: è l'ennesimo trucco di Macchia Nera o qualcosa è sfuggito al suo controllo?

Stefano Zanchi lascia il posto a Stefano Intini alle matite di Topolino e l’arca dell’arte, ultimo appuntamento con il ciclo de La storia dell’arte di Topolino, sempre per la penna di Roberto Gagnor. Questo episodio conclusivo non si focalizza su un determinato artista, come i capitoli precedenti, ma ci parla, invece, dell'importanza dell'arte e dell'esigenza di proteggerla dall'ignoranza che tanti danni, ieri come oggi, provoca a un patrimonio inestimabile. L'ambientazione futuristica, se da un lato distoglie il lettore dall'assoluta attualità del tema, dall'altro rende il messaggio della storia universale e senza tempo.

Fausto Vitaliano ritorna per l'ennesima volta sul passato di Zio Paperone, con Tutti i milioni di Paperone – Il mio sedicesimo milione, per i disegni di Stefano Intini, autore anche della copertina dedicata alla storia. Tra brevetti e tesori pirata scopriamo come, nella continuity di Vitaliano, lo Zione ha guadagnato il suo milione numero sedici, accompagnati dalle impagabili reazioni di Paperino al racconto, che vengono ulteriormente sottolineate dalle divertentissime espressioni regalategli dall'ottimo Intini.

Sopra la media anche le tre brevi "riempitive", tutte azzeccate nel cogliere i tratti di questo o quel personaggio: Paperino e la combattività ludica, di Roberto Moscato e Nico Picone, rilegge in veste "2.0" il classico rapporto conflittuale tra Paperino e Paperoga; Zio Paperone e la messaggistica concorrenziale, di Gabriele Panini e Renata Castellani, ci ricorda l'essenza stessa del personaggio e della sua smania di ricchezze, che va ben oltre la mera avidità; Un castello per Pippo, infine, forse la migliore del trittico, scritta da Vito Stabile per le matite di Emmanuele Baccinelli, ci racconta il personaggio di Pippo alla perfezione, perso nel suo mondo eppure, al contempo, dotato di uno sguardo estremamente lucido sulla realtà.

Completano il numero un'autoconclusiva della serie Guide Papere, di Giorgio Figus e Paolo Campinoti e due di Alessio Coppola, per i cicli Malachia professione gatto e Action.

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