Topolino 3200, la recensione
Abbiamo recensito per voi il numero 3200 di Topolino, contenente la seconda parte di Darkenblot 3
Al di là degli ottimi disegni dell'inconfondibile Guerrini, è difficile dare un giudizio all'operazione. Se i testi di Faraci aggiungevano all'originale di Gottfredson una bellissima introspettiva di Topolino - che trovavamo in un momento difficile della sua vita - con questo remake siamo di fronte ad una versione condensata del capolavoro barksiano che mantiene il suo senso ma viene privata della tante memorabili gag.
La morale con cui Secchi si distacca del tutto da Barks è che la persona in difficoltà può avere le risorse per essere decisivo e cambiare il suo destino, a differenza della paternalista storia barksiana, dove i nostri regalavano uno splendido Natale ai diseredati di Shacktown, dei quali, però, non ci è dato sapere il destino che tocca a loro dopo l'ultima vignetta.
Nuovo appuntamento anche con Darkenblot III - Nemesis, di Casty e Lorenzo Pastrovicchio, con l'episodio Chi aspetta nell’oceano. Gli eventi riprendono dal cliffhanger della scorsa puntata e ci offrono finalmente qualche spiegazione. Scopriamo l'identità del misterioso nemico in combutta con Macchia Nera e alcuni retroscena su Robotorama; ma, al contempo, ci vengono presentati nuovi misteri. Difficile sbilanciarsi con un giudizio: la tensione è alta e Casty si riconferma uno dei migliori autori in forza alla Disney, ma mancano molti tasselli per avere un quadro completo della vicenda realizzata insieme a Pastrovicchio.
Matteo Venerus e Nico Picone sono, infine, gli autori di Le GM a caccia di pianeti: una storia estremamente attuale a livello scientifico, dopo la scoperta - poche settimane fa - del sistema stellare di Trappist-1. Il fumetto, infatti, vede Qui, Quo e Qua, insieme alla loro nuova amica Jen, alle prese con la scoperta di un nuovo esopianeta, ovvero di un mondo al di fuori del nostro Sistema Solare. I sofisticati mezzi alla base del nostro progresso scientifico, sviluppati proprio per la ricerca spaziale e da cui derivano gli strumenti di uso comune come PC e tablet, però, ci dividono sempre più dalla natura. Fino al punto, paradossale, in cui non siamo più in grado di vedere il cielo stellato sul quale abbiamo accumulato tante conoscenze, perché ormai cancellato dall'inquinamento luminoso causato dal nostro stesso progresso.
Completano il numero la storia breve Rockerduck e l’incoraggiamento giusto al momento giusto, di Giorgio Fontana e Giovanni Rigano, e due autoconclusive di Alessio Coppola, dei cicli Action e Nuovi mestieri.