Topolino 3193, la recensione
Abbiamo recensito per voi il numero 3192 di Topolino, contenente il secondo episodio di Paperino e gli amazing files
Con Zio Paperone e il tormentone d’amore, Giorgio Salati e Luca Usai riportano in scena la parodia papera di Carlo Conti che, dal teatro paperopolese Artiston, presenta il Festival dei cuori e dei fiori, gara canora che lo Zione intende sfruttare, come sempre, per il suo tornaconto; tramite il robot Emotimusicon costruito, ovviamente, da Archimede, intende misurare emozioni ed apprezzamento del pubblico al fine di creare la canzone definitiva in grado di diventare campione di ascolti… e di incassi!
Bruno Enna e Nicola Tosolini tornano per il secondo episodio di Paperino e gli amazing files dal titolo Sono tra noi. Paragonato alla prima puntata - comunque godibilissima - in cui gli autori dovevano presentare le versioni adulte degli amici di Paperino e introdurre la macrostoria, questo secondo episodio è nettamente migliore. Al duo Paperino - Louis si unisce, questa volta, Betty Lou, di cui scopriamo qualcosa sulla sua vita. E, finalmente, si comincia a intravedere qualche indizio sui misteri che circondano la redazione di Amazing Files. Il tutto condito con alcune scelte comiche decisamente esilaranti.
Torna in scena anche la zia di Topolino con I misteri di Zia Topolinda – L’ultimo capitolo, di Massimiliano Valentini e Ottavio Panaro. L’arzilla signora è alle prese con un nuovo, piccolo, mistero. Ma ciò che rende spassosa la storia è l’inusuale scelta di affiancarle Orazio che, nel suo ruolo di riparatore compulsivo, si rivela una spalla esilarante.
L’ultima storia della settimana è Topolino, Minni e la rosa blu, un ottimo racconto investigativo di Bruno Sarda e Vitale Mangiatordi. Una caccia al tesoro in trasferta ad Amsterdam, per Topolino e Minni, alla ricerca di un’improbabile rosa blu. Notevolissimi i disegni di Mangiatordi, anche per via delle belle inquadrature della capitale olandese.
Completano il numero un paio di autoconclusive della serie Guide Papere, di Giorgio Figus e Paolo Campinoti.