Topolino 3192, la recensione
Abbiamo recensito per voi il numero 3192 di Topolino, contenente il primo episodio di Paperino e gli amazing file
In questo primo episodio, Dimenticare Quack Town, Paperino, infatti, reincontra, dopo tanti anni, gli amici d'infanzia del borgo dove è cresciuto, allevato da Nonna Papera. Abbiamo modo, così, di incontrare le versioni adulte di Tom, Louis, Millicent e Betty Lou, e di sapere come si sono evoluti i personaggi e le loro vite. Va detto che questa prima puntata si focalizza principalmente su Louis e, in parte, su Tom, approfondendo poco le figure delle due ragazze che, siamo sicuri, troveranno maggior spazio nel proseguimento della serie.
L'albo prosegue con Manetta, Rock Sassi e il caso Brickwall, di Matteo Venerus e Roberto Vian. Avventura scanzonata - come prevedibile visti i protagonisti - che trasporta i due poliziotti in Texas, terra d'origine di Sassi, che deve vedersela con l'ennesimo parente non proprio rispettoso della legge. Divertente è la parodia di Roberto Giacobbo e del suo Voyager, che diventano, rispettivamente, il conduttore Stanley e la trasmissione Antichi Arcani Arzigogolanti.
Silvia Gianatti continua con la sua serie, Se io fossi un supereroe. Tip e Tap sono i protagonisti della brevissima avventura Auguri di cuore, disegnata da Andrea Lucci in cui, dopo il problema del bullismo, viene affrontata questa volta una cotta scolastica per uno dei nipotini di Topolino.
L'ultima storia della settimana, Paperino e la musica liquidissima, scritta da Carlo Panaro per i disegni di Michele Mazzon, ci presenta una variazione sul classico tema della caccia al tesoro mettendo, fondamentalmente, Pico de Paperis al posto di Zio Paperone. Pur cambiando la motivazione di fondo al viaggio (la conoscenza scientifica, anziché il guadagno), il fumetto ha un impianto estremamente classico, con tanto di Rockerduck nel ruolo dell'antagonista.
Completano il numero quattro autoconclusive, due della serie Vita da Gamba, di Riccardo Secchi e Giorgio Di Vita e due, invece, del ciclo Guide Papere, di Giorgio Figus e Paolo Campinoti.