Topolino 3185, la recensione
Abbiamo recensito per voi il numero 3185 di Topolino, contenente la conclusione di "PK - Cronaca di un ritorno"
Alessandro Sisti chiude tutte (o quasi) le trame aperte negli scorsi capitoli dell'avventura realizzata con Claudio Sciarrone, risolvendo il conflitto tra Evroniani ed En'tomek e completando il percorso di ritorno di Xadhoom. Qualsiasi commento a questa quarta puntata sarebbe sul filo dello spoiler ma, senza addentrarci troppo nei dettagli, sembra evidente che il ruolo della xerbiana non sia concluso qui. E, soprattutto, che potrebbe vederla impegnata in qualche battaglia che va oltre agli scontri con gli Evroniani.
Per le risposte (forse) dobbiamo aspettare la primavera, quando il testimone passerà nuovamente in mano a Francesco Artibani e a Lorenzo Pastrovicchio, per il proseguimento della saga di Pikappa con Il Marchio di Moldrok.
Paperoga e il giornalismo Grunfio, di Giorgio Salati e Federico Franzò, gioca invece con successo con i casi di neologismi che diventano "virali" in rete, fino a scomodare l'Accademia della Crusca (pardon, "della Frusta"!). Il "grunfio" di Paperoga viene sfruttato commercialmente da Zio Paperone, a scopo di visibilità sul web (anche il Papersera ha la sua versione digitale), fino a quando la tendenza non sfugge al controllo del "giornalista" Paperoga.
Dopo Dinamite Bla e Battista, un ruolo di primo piano tocca ad altri due personaggi secondari, questa volta del cast topolinese: parliamo di Sgrinfia e di Zia Topolinda, coppia mal assortita e che, forse proprio per la sua stranezza, funziona a meraviglia in I misteri di Zia Topolinda - Sulle tracce del Randagio di Massimiliano Valentini e Ottavio Panaro.
Completano il numero due divertenti storie brevi, Topolino e l'arte del perfetto viaggiatore, di Giulio D'Antona e Massimo Asaro e Il mio migliore amico - conoscersi, di Silvia Gianatti e Nico Picone, oltre ovviamente al due autoconclusive, una della serie Cugini per le piume, di Pietro B. Zemelo e Ettore Gula e una di Vita da Gamba, di Riccardo Secchi e Giorgio Di Vita.