Topolino 3183, la recensione

Abbiamo recensito per voi il numero 3183 di Topolino, contenente la seconda puntata di PK - Cronaca di un ritorno.

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Da un numero interamente dedicato a Topolino… a uno senza Topolino!

Il grande evento della settimana è, ovviamente, il ritorno di PK, con il secondo episodio di Cronaca di un ritorno, sempre ad opera del trio Alessandro SistiClaudio Sciarrone e Max Monteduro. In questo secondo episodio, pur vedendo ancora poco di Xadhoom, abbiamo modo di scoprire chi sono i particolari evroniani apparsi due settimane fa, nella prima puntata. Così come, finalmente, facciamo la conoscenza dei misteriosi nemici che abbiamo visto attaccare gli alieni succhia-emozioni. In entrambi i casi, ora sappiano che la situazione è molto più complessa - e pericolosa - di quanto gli eventi del primo episodio ci lasciavano immaginare.

PK non è, tuttavia, l’unica storia supereroistica del numero: questa settimana, infatti, è il turno anche di Paperinika, che si rivede grazie alla storia scandinava Paperinika torna in azione, scritta da Sune Troelstrup e disegnata da Giorgio Cavazzano. Un po’ come è successo all’alter ego del suo fidanzato, anche per Paperinika è tempo di restyling e di nemici relativamente moderni e tecnologici. Se, a volte, le storie di importazione straniera vengono accusate di essere un po’ troppo semplici e lineari e, in generale, meno divertenti di quelle italiane, non è questo il caso, che vede un ottimo recupero dell’identità supereroistica di Paperina.

L’ultima storia Paperopolese vede Enrico Faccini come autore unico di Paperino e le meraviglie tecnologiche, in cui viene bonariamente presa in giro la (presunta) incapacità di Paperino di districarsi in mezzo a diavolerie elettroniche sempre più complesse e dall’utilità discutibile.

Il “fronte topolinese”, invece, vede, appunto, totalmente assente il titolare della testata con due storie,  una dedicata a Pippo e una a Gambadilegno e Basettoni. Quest’ultima, La (nuova) versione di Gamba, è un’esilarante vicenda scritta da Fausto Vitaliano e disegnata da Nicola Tosolini, in cui le buone intenzioni del crimininale vengono totalmente equivocate tanto dal commissario, quanto dalla fidanzata Trudy e dal complice Sgrinfia, in quanto nessuno crede alla sua (poco) evidente innocenza.

Il migliore amico di Topolino è, invece, protagonista di Quando Pippo… viaggiava in autostrada, di Marco Bosco e Giorgio Di Vita, una breve storia in cui lo strampalato personaggio dà il meglio di di sé e sorprende per sbadataggine e trovate fuori dagli schemi anche nell’affrontare un banale viaggio in autostrada.

Completa il numero un’autoconclusiva della serie Cugini per le piume, scritta da Pietro B. Zemelo e disegnata da Ettore Gula.

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