Topolino 3172, la recensione
Abbiamo recensito in anteprima il numero del settimanale contenente la seconda puntata di Topolino e le vacanze in fuga
Il numero della settimana dedica la copertina, opera di Alessandro Perina, ai Pooh. All’interno dell'albo, i piccoli Toporeporter intervistano la band musicale e ripercorrono i loro cinquant’anni di storia.
Orazio e Clarabella, solitamente delle spalle, sono costretti a prendere in mano la situazione, mentre viene introdotta una nuova minaccia: Don Alonso Gutierrez, il più temuto boss di Puerto Raton. La storia è aperta a molteplici possibilità su più fronti e rappresenta una delle migliori sorprese della stagione sul settimanale.
Lorenzo Camerini e Graziano Barbaro ci presentano una piccola storia-riempitivo da quattro tavole: Ciccio e il premio da 1000 punti. Poco più che una gag, ma molto ben riuscita.
Gastone e il pianeta della fortuna scomparsa, quarta storia del numero di questa settimana, ad opera di Gabriele Panini e Alessandro Gottardo, sfrutta l’ambientazione fantascientifica per giocare con il tema della fortuna di Gastone.
In un mondo in cui la fortuna è qualcosa di tangibile e fisico, nella fattispecie una nebulosa che circonda un pianeta, la trama viene costruita con azzeccate trovate in cui l’assenza o la presenza del gas interplanetario cambia, in positivo o in negativo, gli incredibili effetti della buona sorte di Gastone (che solitamente ha un efficacia praticamente matematica), rendendo così inaspettato fino all’ultimo l’esito dell’avventura.
Carlo Panaro e Alessia Martusciello sono gli autori di Paperino e il bosco degli incorporei. In vacanza in campeggio con i nipotini, Paperino si ritrova a essere incorporeo e in grado di attraversare gli oggetti dopo una passeggiata nel bosco. L’incipit è interessante e la storia, pur ben riuscita, dà l’impressione che avrebbe potuto essere sviluppata maggiormente se gli autori avessero avuto a disposizione qualche tavola in più per giocare con le conseguenze della mancanza di fisicità di Paperino.
Completa il numero un’autoconclusiva della serie Vita da gamba, di Riccardo Secchi e Giorgio di Vita.