Topolino 3168, la recensione

Abbiamo recensito per voi Topolino 3168, contenente Topolino e la banda dei cablatori, di Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio

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Il numero 3167 di Topolino, in edicola questa settimana, si apre con una curiosa operazione: il remake della classica storia Topolino e la banda dei piombatori, scritta da Merrill De Maris e disegnata da Floyd Gottfredson, uscita originariamente a strisce giornaliere sui quotidiani statunitensi tra il 2 luglio e il 10 dicembre 1938. Ad occuparsi del rifacimento sono Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio, che “aggiornano” il racconto ambientandolo nel presente e rinominandolo per l’occasione Topolino e la banda dei cablatori.

La trama e lo svolgimento sono gli stessi. Giuseppe Tubi è graficamente invariato dal suo alter ego degli anni 30 per precisa scelta del disegnatore, come racconta Pastrovicchio nell’intervista presente dopo la storia. Anche i comprimari hanno - a grandi linee - le stesse sembianze e la stessa funzione nell’economia della storia. Fondamentalmente a cambiare è il ritmo - la narrazione è per forza di cose più veloce e asciutta rispetto alla versione a strisce del 1938 - e l’ambientazione contemporanea.

Niente più idraulici, sostituiti da installatori di internet in fibra ottica. Topolino, alla ricerca di impiego come nell’originale di Gottfredson, è attualizzato nel doversi confrontare con le piaghe del lavoro moderno, come il suo, di giornalista online, pagato esclusivamente in visibilità, che - stranamente - non è accettata al supermercato per pagare la spesa, come commenta il protagonista. Ma, al di là di queste differenze superficiali, il fascino del grande classico topolinesco è invariato.

Massimo Marconi e Marco Mazzarello continuano Il mistero delle 3 medaglie, la loro storia celebrativa per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, che giunge al terzo episodio, Le GM… Argento vivo. Come il precedente episodio, l’avventura continua a giocare sull'analogia tra il metallo di cui é composta la medaglia e le caratteristiche di chi la deve recuperare. Se nello scorso appuntamento la faccia di bronzo di Paperino era la chiave per recuperare la medaglia tradizionalmente assegnata al terzo posto nelle gare, questa volta sono Qui, Quo e Qua a doversi mettersi in gioco per conquistare l'argento, tirando fuori tutte le loro capacità di Giovani Marmotte. Un’analogia, questa, leggermente meno calzante di quella del numero precedente e non ovvia come quella che ci aspetta verosimilmente la prossima settimana con il binomio Zio Paperone - oro, ma ben costruita e che fa procedere piacevolmente questa lunga storia olimpica.

Marco Bosco, questa volta coadiuvato da Davide Baldoni alle matite, continua la sua serie di storie brevi W lo sport, dedicandosi questa settimana al ciclismo con il tradizionale e collaudato stile in cui tramite delle brevi didascalie commenta la serie di gag più o meno slegate fra di loro che formano la narrazione.

Il numero di Topolino di questa settimana vede, tra le altre cose, anche una storia da autore unico del sempre eccezionale Enrico Faccini. Il suo stile di disegno inconfondibile e l’umorismo particolarissimo e surreale non deludono neanche questa volta, regalandoci una piccola perla di divertimento dove i suoi paperi - a partire dal folle Paperoga - danno il meglio di loro.

Gabriele Panini e Lorenzo Pastrovicchio continuano l'interessante serie di "spin off" di DoubleDuck, DoubleDuck agents of the Agency, questa volta con Trappola per Jay J. La serie, da tre settimane appuntamento fisso sulle pagine del Topo, ha il non indifferente vantaggio di permetterci di focalizzare l'attenzione su personaggi che ormai hanno una discreta vita editoriale alle spalle, senza che Paperino, protagonista assoluto della serie madre, rubi la scena. Un'operazione, se vogliamo, simile alle mini storie, come le indimenticabili Angus Tales che si potevano trovare al fondo degli albi della prima serie di PK e che, analogamente, ci permettono di scoprire un po' di più del mondo in cui si muove l'identità segreta di turno di Paperino.

Marco Bosco e Silvio Camboni sono gli autori di Topolino in Giallo: Intrigo sul set. Un numero insolitamente ricco di polizieschi con Topolino, insomma, considerato che è la seconda storia di questo tipo nel numero della settimana. La mancanza di Gambadilegno o comunque di un qualche membro del “cast” dei nemici classici, assicura freschezza al racconto e soprattutto permette di non sapere davvero, fino alla fine, quale sia la svolta della narrazione e - cosa non indifferente - chi sia il colpevole e quale sia la sua motivazione.

Completano il numero due autoconclusive. La prima della serie Let's muuuv! Di Francesca Agrati e Giampaolo Soldati e la seconda della serie Minima Paperalia, di Enrico Faccini.

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