Topolino 3159, la recensione
Alla vigilia degli Europei, scopriamo le origini del Calcio nella storia Topolino e la piramide di Mousebridge...
Gli Europei di calcio sono alle porte, come ci ricorda il numero di Topolino in edicola questa settimana tramite la copertina di Stefano Intini e la tradizionale tavola di apertura di Silvia Ziche.
Se gli oggetti potessero parlare? E se a farlo fossero… le nostre scarpe? Cosa avrebbero da dire? Ce lo racconta Enrico Faccini in Archimede e le scarpe animate, dove l’ennesima stramba invenzione del geniale Pitagorico ci mostra come dar voce alle calzature possa non essere la migliore delle idee!
Da segnalare, l’esordio del Momo, il modificatore morfico di Archimede, in tutto e per tutto una versione hi-tech delle classiche maschere di cui il “diabolico vendicatore” ha fatto uso fin dal suo esordio.
Marco Bosco e Giorgio Di Vita con Gambadilegno e il film incatenante ci dimostrano che anche il colpo più ghiotto, per un malvivente navigato come Gamba, viene dopo il fascino di un bel film… e di una serata come si deve con la sua “colombella”!
Ma l’appuntamento più atteso della settimana è sicuramente quello con il secondo episodio di Slam Duck, di Francesco Artibani e Claudio Sciarone! In Sfida a Quack Town assistiamo all’evolversi della vicenda iniziata nel numero scorso, con la squadra di basket della scuola media di Qui, Quo e Qua, impegnata in una sfida in trasferta, in mezzo agli attriti tra Paperino e Bounce e i malumori di Jersey, il fratello nuotatore di Penny, interesse romantico di Quo.
Il livello della storia è altissimo, sia nei testi di Artibani che nei disegni di Sciarrone, e i nuovi personaggi funzionano a meraviglia, tanto da renderci, nuovamente, impazienti di scoprire il prosieguo dell’avventura!
Chiude il numero un'autoconclusiva della serie Paperino Regista, ad opera di Carlo Panaro e Giulio Chierchini.