Topolino 3156, la recensione
Abbiamo recensito per voi Topolino 3156, con il secondo episodio di Le Fantastiche Avventure di Don Pipote e del Suo Fedele Scudiero Miguel Topancho
E se alla fine scoprissimo che non c’è niente di vero? Se non esistesse nessun gigante, nessun cavaliere e nessuna missione per salvare il mondo? Se quello che vediamo fosse tutto quello che c’è e non esistesse nient’altro?
Ti rispondo subito: sarebbe triste, piatto grigio e noioso! Il mondo ha bisogno di sognare, altrimenti che mondo sarebbe?
Questo scambio di battute tra Topolino e Pippo, o meglio tra Miguel Topancho e Don Pipote, riassume perfettamente il secondo episodio di Le Fantastiche Avventure di Don Pipote e del Suo Fedele Scudiero Miguel Topancho, di Fausto Vitaliano e Claudio Sciarrone, che si gioca tutto sul sottile confine tra finzione e realtà, chiedendosi quale sia l’una e quale l’altra.
Segue Zio Paperone e l’eredità paperopolese, di Roberto Gagnor e Luca Usai. Lo sceneggiatore riesce a mettere in scena un divertentissimo Paperoga, protagonista di una storia che si snoda brillantemente tra le fortuite casualità e le stramberie tipiche del personaggio, risultando estremamente gradevole e senza far pesare troppo la "componente Vip” data dalla versione papera di Carlo Conti.
La terza storia del numero di questa settimana, Paperoga e le ambizioni artistiche, vede Enrico Faccini come autore unico, sempre estremamente divertente, con la sua vena umoristica nonsense.
Federico Buratti e Francesco D’Ippolito sono gli autori di Paperinik e l’effetto Gastone. Una storia quasi paradossale per il protagonista, che si trova a dover venire a patti con un suo particolare ammiratore. E viene naturale chiedersi come avrebbe reagito l’originale “Diabolico Vendicatore” di Guido Martina a un fan come il “cuginastro”.
In chiusura del numero Giorgio Cavazzano che disegna su testi di Pat e Carol McGreal in Paperino e gli affari in picchiata e tre storie autoconclusive, una di Carlo Panaro e Maurizio Amendola (Crimini e Criminali) e due di Massimiliano Valentini e Francesco Barbieri (Professione Ladro).