Topolino 3153, la recensione

Abbiamo recensito per voi Topolino 3153, albo che contiene la prima parte del crossover tra PK e DoubleDuck intitolato Timecrime

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Il numero di Topolino di questa settimana, uscito in anteprima al Comicon di Napoli durante lo scorso weekend, è particolarmente atteso dagli appassionati soprattutto per via della storia evento che contiene e a cui è dedicata anche la bellissima copertina di Paolo Mottura.

Stiamo parlando del primo episodio del crossover (o "autocrossover", com'è stato definito dagli autori) tra PK e DoubleDuck intitolato Timecrime, culmine delle celebrazioni per il ventennale dell’incarnazione fantascientifica di Paperinik.

Francesco Artibani, sceneggiatore di maestria indiscussa, metterà di sicuro a tacere tutti coloro che avevano dubbi circa l’incontro tra le due identità segrete di Paperino, unendo personaggi, ambientazioni e tematiche provenienti dalle due saghe in modo più che convincente e regalandoci una storia che riesce, al contempo, a celebrare il passato di PK mentre unisce questi due importanti tasselli della vita del papero. E se ci sono dei momenti che strappano un brivido ai vecchi Pkers (uno, anzi Uno in particolare), il lettore non può non sorridere per il riferimento, nel contesto più serio di questa storia, alla precedente identità di agente segreto di Paperino!

Timecrime segna anche il ritorno a PK di Paolo Mottura, uno degli storici artisti del PK Team responsabile della prima gloriosa serie. A lui dobbiamo alcune inquadrature da brivido, una su tutte la splash-page con il profilo di Notre Duck che si staglia su una notte di luna piena.

La seconda storia di questo numero, Topolino e l’onesto vicino, scritta da Marco Bosco e disegnata da Marco Palazzi, ci mostra in azione la divertente e insolita accoppiata Topolino-Gambadilegno che, con il malvivente in un’inedita veste, permette la messa in scena di dinamiche originali e interessanti.

Segue Paperino buono-a-tutto, del sempre ottimo Alessandro Sisti che, per le matite di Davide Baldoni, parte dalla più classica delle situazioni per lo sventurato papero, eterna vittima dei creditori, facendogli superare in modo geniale l’impasse.

Le quattro tavole di Colpo da stagista con Gambadilegno (di Giorgio Fontana e Francesco D’Ippolito) sono purtroppo banali e decisamente sotto la media, decisamente alta, di questo numero.

L’ultima storia di questo numero, Zio Paperone e l’energia serpeggiante, scritta da Giorgio Figus per i disegni di Mario Ferracina, ha invece il sapore di una mezza occasione mancata. C’è la sensazione che questo racconto avrebbe potuto dare qualcosa di più, pur essendo divertente e gradevole.

Completano il volume di questa settimana le tre divertenti storie autoconclusive a tema botanico di Alessandro Sisti e Renata Castellani.

Da segnalare, tra le rubriche, la doppia intervista a Francesco Artibani e Paolo Mottura circa la realizzazione di Timecrime.

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