Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft, la recensione
Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft è il modo perfetto per riproporre i primi tre capitoli del franchise in salsa moderna
Non ci sono dubbi: Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft è un’operazione nostalgica, mirata a conquistare i fan della celeberrima esploratrice creata nel 1996 da Core Design. Quando ci si approccia a produzioni di questo tipo, tendenzialmente lo si fa con un pizzico di distacco per cercare di comprendere quali siano state le scelte che hanno portato gli sviluppatori a mettere mano ad alcune opere del passato. È così che si riesce a capire se ci si trova di fronte a un’operazione senza passione, dove la risoluzione della versione originale viene fatta semplicemente scalare verso l’alto, oppure se dietro una mossa commerciale ci sia anche qualcosa in più.
La traduzione estetica operata dai ragazzi di Aspyr trasmette devozione verso la trilogia originale con protagonista Lara Croft. Una devozione che riesce a conquistare il giocatore nonostante i tre giochi risultino, pad alla mano, inevitabilmente invecchiati. Ma basterà la devozione e il rispetto per il materiale di partenza per dare vita a un’opera di qualità? Indossate i vostri short più stretti, impugnate le vostre fidate pistole e tuffatevi con noi nella scoperta di Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft.
LE ORIGINI DEL MITO
Per chi non lo sapesse, Tomb Raider I-III Remastered raccoglie i primi tre capitoli del franchise datati rispettivamente 1996, 1997 e 1998. Ognuna di queste avventure vede l’intrepida Lara Croft andare alla ricerca di preziose reliquie, raggiungendo luoghi fantastici come le montagne del Perù, la splendida Venezia o la misteriosa Area 51. Ognuno dei tre episodi vanta aree differenti, nemici che spaziano dai dinosauri ai mercenari e una moltitudine di enigmi. Enigmi che Lara dovrà risolvere, cercando allo stesso tempo di non venire sopraffatta dalle numerose trappole e dagli svariati avversari che incontrerà lungo il suo percorso.
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UNA TRILOGIA APPARTENENTE AL PASSATO
Chiunque decida di acquistare una raccolta come Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft deve avere chiara una cosa: ciò che troverà al suo interno sono gli stessi tre titoli che hanno fatto la storia della saga. Questo significa che il platforming soffre della difficoltà nel posizionare la nostra protagonista in prossimità dei vari bordi, che gli scontri a fuoco appaiono ancora confusionari e poco divertenti e che non mancano diversi problemi con la telecamera. Una volta maturata questa consapevolezza, ha però inizio il vero divertimento.
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Siamo di fronte, infatti, a dei giochi che utilizzano un lessico videoludico così basilare da essere scolastico. Gli enigmi sono, allo stesso tempo, più semplici e più complessi rispetto a quelli del giorno d’oggi. Più semplici per l’effettiva realizzazione. Più complessi per come vengono (o non vengono) comunicati al giocatore. Il risultato è una trilogia che lascia l’utente libero di esplorare le varie mappe, trasmettendogli grande soddisfazione di fronte ai successi che riuscirà a ottenere. Non lo nascondiamo: ci siamo davvero divertiti a studiare gli schemi dei vari capitoli della saga, facendo un viaggio nel tempo estremamente comodo grazie al lavoro di Aspyr. È incredibile, infatti, quanto i 60 frame al secondo possano aiutare l’esperienza complessiva, azzerando quasi del tutto la sensazione di star giocando a dei titoli di quasi trent’anni fa.
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Segnaliamo anche un paio di chicche non da poco. Gli sviluppatori hanno inserito anche una nuova versione dei controlli, in grado di trasmettere un feeling più moderno. In questo modo il gameplay ne esce senza dubbio a testa alta, perdendo però il fascino dei movimenti originali. Starà al pubblico scegliere quale dei due stili di gioco utilizzare. La seconda aggiunta, puramente tecnica, è l’azzeramento dei tempi di caricamento. Passare da una scena all’altra o tornare in gioco dopo una morte prematura avviene in meno di un secondo. Un risultato possibile con la tecnologia moderna, ma che contribuisce a rendere questa trilogia ancora più divertente da giocare.
SOSPESA TRA DUE MONDI
Arriviamo quindi al punto forte di questa raccolta: il comparto grafico. Tomb Raider I-III Remastered ha subito una revisione grafica incredibile. Non solo i modelli tridimensionali dei personaggi sono stati completamente rielaborati, ma anche le luci, le texture e i vari effetti trovano oggi una nuova veste grafica sospesa tra il passato e il presente. La vera magia, però, è il passaggio da questa nuova versione della trilogia a quella originale. Un passaggio che è possibile fare con la semplice pressione di un tasto, permettendo così al pubblico di godere delle varie migliore estetiche. In questo modo, Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft ottiene un valore storico, diventando materia di studio.
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Ottimo anche il comparto sonoro, che presenta le musiche originali e un sound design ripulito per l’occasione. Ci sono alcuni dettagli che dimostrano la bontà del lavoro svolto da Aspyr, come il rimbombo dei suoni quando si è sottacqua, presente nella nuova versione e non in quella originale. Torna poi l’indimenticabile doppiaggio italiano del secondo e del terzo Tomb Raider, mentre il primo rimane in inglese, ma guadagna i sottotitoli nella nostra lingua.
TOMB RAIDER I-III REMASTERED STARRING LARA CROFT, IL COMMENTO FINALE
Come già affermato, Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft dovrebbe essere materia di studio nelle scuole di Game Design. Il lavoro di ottimizzazione svolto, i vari dettagli aggiunti e la possibilità di passare dalla nuova versione a quella originale con un semplice tasto rendono questa raccolta un vero must have per i fan di Lara. Un’opera che omaggia il passato e che permette al pubblico di oggi di godere, nel miglior modo possibile, di tre titoli indimenticabili. A questo punto speriamo che Aspyr decida di realizzare un aggiornamento anche dei capitoli rimanenti della saga. Non vediamo l'ora di tornare in Egitto con la giovane Lara Croft!