Time Bandits, la recensione degli episodi 7 e 8

Time Bandits trova finalmente la sua strada, dando vita ai 2 episodi migliori di tutto lo show e caricando così le aspettative per il finale

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Time Bandits è uno show molto particolare: da un lato prende ispirazione dal film “I banditi del tempo” di Terry Gilliam, senza però riuscire a replicare quell’umorismo tipico dei Monty Python; dall’altro, però, ne espande la narrativa e continua, puntata dopo puntata, a intrattenere e a dimostrare di possedere un potenziale da non sottovalutare. Assistere settimanalmente a questo show, disponibile in esclusiva su Apple TV+, è come salire a bordo delle montagne russe. Non tutti gli episodi risultano riusciti in egual maniera, ma vantano pregi e difetti differenti in grado di lasciare talvolta spiazzato lo spettatore.

Al termine della scorsa puntata abbiamo finalmente notato un'evoluzione psicologica dei vari banditi del tempo in grado di donare al gruppo quella caratterizzazione assente nei primi due episodi, affiancata da una sorta di mancata coesione tra i membri del gruppo. È inoltre evidente che la necessità di rimanere ancorato al film del 1981 si è dimostrata più un limite, che un vantaggio. Time Bandits sembra ingranare proprio quando decide di prendere una strada tutta sua, lavorando così sui personaggi assenti nella pellicola di Gilliam.

Come ogni mercoledì, siamo qui oggi per raccontarvi la nostra esperienza con i due episodi appena pubblicati. Saranno riusciti a mantenere gli ottimi standard ai quali abbiamo assistito la scorsa settimana, oppure siamo di fronte a un nuovo calo qualitativo?

ERA GLACIALE

Dopo l’avventura nel deserto i banditi del tempo attraversano un portale per trovarsi nel bel mezzo dell’era glaciale. Una situazione alquanto pericolosa, ma che li porta a incontrare Saffron, la sorella di Kevin da tempo alla ricerca di suo fratello. Nel tentativo di trovare un modo per andarsene da quel luogo ostile, Saffron si è imbattuta in una tribù di uomini primitivi, con i quali ha stretto particolare amicizia, e che non sembra prendere bene la possibilità che la ragazzina li abbandoni per unirsi a Kevin nella missione per salvare i suoi genitori.

Lo ammettiamo: questo settimo episodio ci è parso il migliore di tutti quelli visti sinora. Come volevasi dimostrare, una volta che Time Bandits prende una direzione lontana da quanto visto nel film originale dimostra di avere una propria identità. Ecco che quindi possiamo finalmente empatizzare con Kevin e con sua sorella, trovando nei due ragazzini i due protagonisti che stavamo aspettando. I banditi del tempo, infatti, funzionano perfettamente come personaggi di supporto, senza la necessità di avere costantemente i riflettori puntati contro. Il risultato è un episodio ricco di battute divertenti, situazioni brillanti e quel tocco di sentimento necessario per toccare il cuore degli spettatori. Un plauso particolare a Kiera Thompson, che nel ruolo di Saffron riesce a rubare la scena a tutto il resto del cast.

DI NUOVO A CASA

Decisi a impedire la morte dei genitori, Kevin e sua sorella si tuffano in un portale che li conduce direttamente… negli anni Novanta. Mentre i banditi guidati da Penelope cercano di evitare in tutti i modi di incontrare la malvagia Fianna, i due ragazzini decidono di andare a incontrare le versioni “adolescenti” di mamma e papà. Una mossa che potrebbe mettere tutti in pericolo, ma alla quale non riescono a resistere.

Dopo un’ottima settima puntata, Time Bandits continua con un ottavo episodio divertente, emozionante e ben scritto. Tutti i pregi citati nello scorso paragrafo sono ancora presenti, con l’aggiunta di un ulteriore approfondimento psicologico su Kevin e Saffron. L’ennesima dimostrazione della necessità di doversi allontanare dal materiale originale per poter permettere allo show di sbocciare completamente. È da evidenziare però il pessimo trattamento riservato alla Judy di Charlyne Yi, rimossa in modo poco elegante dalla storia in seguito ai problemi sorti sul set. Sembra, infatti, che l’attrice abbia dichiarato di aver subito delle molestie da parte di un attore non meglio precisato e di essere stata “costretta ad andarsene”. Una triste situazione, gestita molto male anche da un punto di vista narrativo.

TIME BANDITS, LA STRADA DI CASA

Time Bandits finalmente ha trovato una propria direzione. Ci sono volute circa sei puntate, ma ora lo show è non solo meritevole di attenzione, ma ci sentiamo anche di consigliarlo a coloro che non hanno ancora avuto occasione di iniziarlo. Speriamo, a questo punto, che il finale di stagione in arrivo la settimana prossima possa chiudere degnamente la serie, magari lasciando aperto uno spiraglio per un nuovo capitolo senza alcun legame con il film di Gilliam. Siamo sicuri, infatti, che in quel caso potremmo trovarci di fronte a un’opera ancora più divertente, più libera e in grado di valorizzare la scrittura di Jemaine Clement, Iain Morris e Taika Waititi.

E voi che cosa ne pensate? Vi sta piacendo Time Bandits? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).

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