Ti presento un amico - La recensione
Un dirigente di una società di cosmetici deve risolvere i suoi problemi privati e professionali. La commedia sofisticata dei Vanzina con Raoul Bova non fa ridere. E non è molto sofisticata...
Recensione a cura di ColinMckenzie
Titolo Ti presento un amicoRegiaCarlo ed Enrico Vanzina
Cast
Raoul Bova, Barbora Bobulova, Martina Stella, Kelly Reilly, Stefano Dionisi, Sarah Felberbaum
Uscita12-11-2010
Ti presento un amico veniva presentato come una commedia sofisticata e firmata dai fratelli Vanzina. Così sulla carta non sembra proprio l'idea più convincente del mondo, ma almeno mette curiosità. L'inizio, per la verità, non è rivoluzionario, con il solito montaggio vanziniano di vari luoghi con sottofondo musicale e voce off del protagonista che ci rivela la sua situazione. Nel corso della vicenda, ci ritroviamo con una sorta di Alfie involontario, a cui le donne non possono resistere.
Raoul Bova fa del suo meglio nei panni di un Cary/Hugh Grant italiano, ma non convince troppo nel passaggio da momenti seri a quelli più comici. E quando deve mostrare il suo lato sentimentale, risulta più che altro patetico. Inutile dire che, come capita sempre in questo tipo di prodotti italiani, le uniche risate (a denti stretti) le provoca qualche battuta volgare.
Per risollevarsi da questa mediocrità, ci sarebbe stato bisogno di una cura più professionale nel prodotto, a cominciare da un doppiaggio talvolta raffazzonato, cosi come le solite canzoni modaiole. E la (poca) credibilità del film si perde di fronte a situazioni improbabili, mentre la conclusione è telefonatissima. Va detto che la regia, ultimamente un punto debole delle pellicole dei fratelli Vanzina, è sicuramente accettabile.