Thor Dio del Tuono #17 e Loki Agent of Asgard, la recensione

Recensione di Thor Dio del Tuono 17 che contiene l'esordio di Loki Agent of Asgard

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Come mai questo oscuro redattore di BadComics.it recensisce un comune numero della serie Thor Dio del Tuono, dato che non ci sono svolte epocali nella storyline attualmente in corso sul figlio prediletto di Asgard scritto da Jason Aaron e disegnato dal notevolissimo Esad Ribic? Certo, la storia del dio norreno piacione con la novellina agente dello S.h.i.e.l.d. dalla coscienza ambientalista ci regala una visione di Thor piuttosto divertente e un paio di vignette di atmosfera del disegnatore balcanico davvero notevolissime, che confermano l'alto tasso qualitativo della serie dedicata a Riccioli d'Oro. Ma il motivo di interesse sta decisamente da un'altra parte.

Esordisce su Thor Dio del Tuono numero 17 l'attesa serie Loki Agent of Asgard, scritta da Al Ewing e disegnata da Lee Garbett. Loki, ora nel corpo di un giovane adulto dopo aver abitato una figura preadolescenziale nel ciclo di storie precedente e contemporaneo a Young Avengers, non è più malvagio. Questo non significa che sia diventato del tutto buono, ma che il suo cuore non è più abitato e dominato dall'odio e dalla sete di dominio e distruzione. La Madre di tutti, incarnata dalle tre dee che governano su Asgardia, lo ha ingaggiato come agente segreto per le due notevoli doti di incantatore e dio degli inganni, molto utili per missioni sotto copertura e dietro le quinte del creato e che Loki mette in mostra sin da subito per fare un favore al fratellastro biondo, ignaro di essere preda di un nemico interno, di un entimento oscuro che sta crescendo dentro di lui e che rischia di trascinarlo in territori pericolosi. Il problema è che Thor e i compagni Vendicatori non sono propensi a fidarsi del loro primo e (forse) più pericoloso nemico di sempre, quindi dovrà ingannarli (manco a farlo apposta) tutti quanti per il loro bene.

Un esordio divertente e interessante, questo primo episodio di Loki Agent of Asgard, in cui Al Ewing riesce a comunicarci quale taglio e quale tono abbia intenzione di dare alle prime fasi della serie e al personaggio di Loki. Il quale risulta decisamente un ibrido tra la figura certamente ambigua ma terribilmente affascinante che abbiamo ammirato al cinema, soprattutto in Thor - The Dark World al fianco del suo eroico congiunto, e quella divertita e scanzonata che abbiamo salutato su Young Avengers. Ovviamente ispirato nell'aspetto a Tom Hiddleston, pur senza piaggeria, Loki è scanzonato nei modi, ma con un motivo molto serio per mettersi dalla parte del bene e dei sentimenti profondi che ben presto, ne siamo certi, verranno messi alla prova dagli eventi. Ewing ci presenta quindi una serie divertita e divertente, ma ci lascia intravvedere la possibilità di intrecci che potrebbero portare a situazioni più drammatiche. Sappiamo bene che l'autore che fu scelto da Garth Ennis per scrivere Jennifer Blood si trova decisamente a suo agio con questo genere di variazioni e mescolanze d'atmosfera e ci auguriamo che possa stupirci raccontandoci le vicende di Loki. Lee Garbett ha uno stile altrettanto poliedrico, che riesce a dare effetti cartooneschi quando serve, soprattutto nelle espressioni facciali, e a essere molto pulito e potente alla bisogna.

Come esordio non c'è davvero male, sin dalla splash page iniziale, perfetta nel catturare l'attenzione del lettore. La compresenza del Thor di Aaron e del Loki di Ewing rende Thor Dio del Tuono uno dei prodotti della Panini potenzialmente più elevati dal punto di vista qualitativo della scrittura e della resa grafica (soprattutto grazie a Ribic che si è dimostrato un vero fuoriclasse). Non possiamo che consigliarvi di dargli un'occasione, se ancora non siete appassionati delle vicende asgardiane.

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