This Is Us 2x13, "That'll Be the Day": recap e commento
Ecco il nostro commento e recap del tredicesimo episodio della seconda stagione di This Is Us, intitolato "That'll Be the Day"
Jack e Rebecca si preparano per il Super Bowl e i loro figli vivono pienamente la loro fase adolescenziale con i classici picchi emotivi, alti e bassi, che contraddistinguono quel periodo della vita. Kate deve mandare un ulteriore inciso di una sua canzone originale alla scuola dei sogni, Kevin è destinato ad andare in un college statale mentre scopre che Sophie è stata presa alla NYU e Randall, che di problemi con il college non ne ha, vive il suo primo periodo da fidanzato escludendo inavvertitamente (ma com'è giusto che sia) la sua famiglia. L'ultimo Super Bowl di Jack è diverso dal solito ma al tempo stesso, se non fosse successo l'impensabile, sarebbe un giorno come un altro, anzi sarebbe un punto di partenza per tutti. E invece Kevin disperato per il suo futuro finisce per discutere con i suoi genitori lasciandoli in balia di quelle frasi di cui poi si finisce inevitabilmente per scusarsi. Successivamente il ragazzo chiama proprio per chiedere scusa ma a rispondere è sua madre, la quale lo invita a parlarne anche con il padre. Kevin in quel momento dice alla donna che preferirebbe chiedergli scusa in un altro momento, rimandando quello che poi sarebbe stato il suo più grande rimpianto. Anche Kate ha una mezza discussione con suo padre, facendogli frenare quell'entusiasmo che solo un genitore può provare per un figlio. Jack insiste sul fatto che lei avrebbe dovuto registrare l'inciso per la scuola riprendendo la sua esibizione, ma la ragazza ovviamente declina. Nonostante questo, suo padre ci prova lo stesso e, durante un'esercitazione in camera, Jack la riprende di nascosto provocando una discussione in quel momento delicato. Kate cerca di far capire a suo padre che non si vede più nel modo in cui la vede lui e gli chiede quindi di rispettare questo suo pensiero. La ragazza in un secondo momento decide di guardare il girato e in un istante, attraverso lo sguardo entusiasta ed emozionato di suo padre riflesso nello specchio, capisce quanto amore si nasconde dietro le sue parole e i suoi gesti. Le vicende del passato si avvicinano progressivamente a quel momento fatidico e l'episodio si conclude dopo una scena importante tra Jack e Rebecca, i quali decidono di collaborare insieme per costruire la nuova impresa edilizia. Kate prima di andarsene da una sua amica per la partita del Super Bowl riesce a parlare con suo padre e lo incita a non smettere mai di farle vedere il modo in cui lui la vede. Anche Randall condivide un momento importante con lui e per Jack è come se tutto si fosse rimesso a posto, proprio come succede alla fine di ogni episodio, solo che manca Kevin. Proprio per questo Jack sceglie di scrivergli un bigliettino e di lasciarglielo in bella vista così che poi una volta letto si ricordi di chiedergli scusa per quelle parole amare. Ma qualcosa, proprio mentre tutti stanno dormendo, va storto: dopo che Jack finisce di sistemare la cucina, si ricorda di spegnere la pentola elettronica (una pentola a cottura lenta) che gli era stata regalata tanti anni prima dai vicini (che osserviamo da vicino durante il prologo). Improvvisamente, per colpa di un contatto e probabilmente anche perché sta lì da parecchi anni, la pentola si riaccende improvvisamente da sola creando un cortocircuito che provocherà delle fiamme altissime.
Nel presente Kevin deve ovviare ai suoi errori e lo fa seguendo l'ordine di una lista di nomi ai quali avrebbe dovuto chiedere perdono, alcuni dei quali richiedono sicuramente un coraggio differente. In attesa di quel coraggio che non c'è, Kevin decide di aiutare suo fratello Randall nell'impresa di ripristinare, o per meglio dire ristrutturare, l'intero edificio preso in appalto da lui e da sua moglie Beth. Mentre la donna intende seguire un piano più strutturato ed equilibrato, Randall si fa prendere dalla frenesia e da quell'impellente voglia di concludere in fretta. A causa di una paura recondita che si ricollega allo scorrere del tempo, Randall si nutre del suo bisogno di aiutare quelle persone surclassando il pragmatismo di sua moglie, velocizzando quei passaggi che nell'edilizia non si possono affatto raggirare. In un'interessante conversazione, Randall spiega a Kevin quanto impossibile sia per lui immaginarsi anziano facendo notare a suo fratello come il tempo passato senza loro padre sia ora maggiore del tempo passato con lui. È come se Randall non riuscisse a vedersi più grande dell'età raggiunta da suo padre. Kevin con un pizzico d'ironia gli fa notare come dovrebbe in realtà prendere come metodo di valutazione e comparazione suo padre biologico William, che sappiamo essersene andato a un'età decisamente più accettabile. Dopo aver perso tempo di fronte a un muro portante, Kevin capisce che è arrivato il momento di affrontare Sophie, che stavolta sembra essere decisamente convinta a non voler tornare con lui. La donna lo implora di lasciare che le cose si chiudano così, facendogli capire di averlo perdonato ma al contempo che vorrebbe tenere di lui un ricordo di quando era più giovane, quando tutto era più semplice. Sophie inoltre fa capire all'unico amore della sua vita di essersi pentita di non aver capito lo stato del suo compagno quando era necessario. Nel frattempo Kate affronta un ostacolo del suo passato, il suo cane, e scopre quanto Toby avrebbe voluto adottarne uno, un desiderio che l'uomo non condivide con la sua compagnia onde evitare che lei possa soffrirne. La donna decide comunque di andare in un canile, lo stesso che Toby stava osservando su internet, e in un'istante viene colpita dalla sguardo di Audio, un dolcissimo cane con il muso che le ricorda Jacob Tremblay. Per colpa di un trauma di parecchi anni prima, Kate fa fatica a completare il modulo di adozione e scappa via piangendo. La rincontriamo solo verso la fine quando comincia a parlare con Toby della sua giornata raccontandole che, se non fosse stato per lui, lei non sarebbe riuscita a portare via con sé Audio. Kate per la prima volta pensa a quanto lui sarebbe stato felice con un cane ignorando per una volta quelle profonde cicatrici.
Nonostante questo, "That'll Be the Day", questo il titolo dell'episodio, costruisce con intelligenza una tensione che inevitabilmente porta al momento che il pubblico sta tanto aspettando. Ma perché gli autori stanno costruendo tutto questo grande misterio dietro alla morte di Jack? Il motivo può essere puramente commerciale? Sicuramente quest'ultimo aspetto avrà una sua valenza, ma in fin dei conti non possiamo non immaginare una costruzione dei personaggi così ricca e dettagliata se non fosse stato per questo mistero rimasto così a lungo nascosto. Le ultime ore, così come le ultime parole dette a Jack, hanno inevitabilmente condizionato il futuro di ognuno di loro, compreso quello di Rebecca, costretta a lasciarlo andare via durante un periodo molto intenso e idilliaco del loro rapporto. Ancora una volta This Is Us racconta tutto in maniera sofisticata, dettagliatamente e senza tralasciare nulla. C'è sempre una morale, e mai banale, e la drammaticità degli eventi (che di conseguenza risultano essere quelli più commoventi) riesce nell'impresa più ardua di tutte: quella di emozionare.