This Is Us 2x08, "Number Two": recap e commento

Ecco il nostro recap e commento dell'ottavo episodio della seconda stagione di This Is Us, drama della NBC con Milo Ventimiglia e Mandy Moore

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Dopo la struggente parte dedicata a Kevin, il secondo episodio della trilogia dei Grandi Tre è incentrato su Kate, e anche in questo caso This Is Us non si è affatto risparmiato. "Number One" si era concluso con Kevin che scopriva la perdita del figlio di sua sorella, un colpo di scena che oltre a essere stato filo conduttore di questo capitolo, è stato il fulcro su cui poi si è svolta la storia di "Number Two". Quello a cui assistiamo durante la stessa linea temporale in cui Kevin si è rotto il ginocchio è qualcosa che sofisticatamente si ricollega al presente. Rebecca e Kate continuano ad avere un rapporto altalenante provocato principalmente dalla pressione che la figlia subisce da parte della madre. Il sogno della giovane Pearson è quello di iscriversi a una scuola di musica, un sogno che sua madre pensava avesse messo nel cassetto. La storia del canto ha sempre condotto Kate a nascondersi, per via di un complesso di inferiorità, una mancanza di autostima che l'ha sempre portata ad allontanarsi da sua madre. Quest'ultima, dal canto suo, ha sempre desiderato fare una figlia principalmente per dimostrare a se stessa che avrebbe potuto comportarsi diversamente da come sua madre ha sempre fatto con lei.

La storyline del passato si occupa proprio di questo e quelle vicende che nello scorso episodio abbiamo vissuto in prima persona, perché viste dal punto di vista di Kevin, questa volta le viviamo da un'altra angolazione e quindi dalla prospettiva di Kate. A seguito dell'infortunio di Kevin in campo, ritroviamo Kate e Rebecca in ospedale, più precisamente in sala d'attesa. Le due riprendono un discorso lasciato in sospeso sull'università e dopo che Rebecca le fa capire, attraverso un gesto apparentemente innocuo, di aver scoperto le intenzioni di sua figlia rispetto alla scuola di musica, Kate si mette sulla difensiva e l'accusa di essere stata irrispettosa per aver frugato fra le sue cose. Ed è proprio in questo contesto che Rebecca comprende maggiormente i disagi e le insicurezze di sua figlia, ossia quando le comunica che se non dovesse essere presa alla Barklee la cosa la farebbe soffrire perché sentirebbe di averla delusa. Un discorso sottile ma al contempo tagliente che getta Rebecca nello sconforto, perché nonostante si sia sempre comportata diversamente da sua madre, il destino avverso in qualche modo sembra rincorrerla. A quel punto Rebecca fa capire a sua figlia Kate che un giorno arriverà il momento in cui si rivolgerà a lei senza alcun astio e solo con il desiderio di ricevere da sua madre un abbraccio consolatore.

Nel presente, a seguito di un momento gioviale che vede Kate e Toby discutere di tutte quelle cose che dovrebbero sapere per affrontare la gravidanza nel migliore dei modi, assistiamo a una scena lampo, lontana dagli occhi dello spettatore, quel terribile istante che si ipotizzava arrivasse diversamente. Tra le cose che Kate avrebbe dovuto controllare c'era anche la vasca da bagno e proprio durante questa semplice azione Kate scivola. Ed è così che quella che doveva essere un'operazione ordinaria si trasforma crudelmente in una vicenda drammatica, abbattendo emotivamente sia l'uno che l'altra. "Number Two" gioca con astuzia e originalità sulle ore successive a quel fatto, portando i protagonisti negli inferi, proprio come successo nello scorso episodio con Kevin.

Kate accusa Toby di averla spronata a vivere la gravidanza apertamente e con gioia, nonostante fosse a rischio. Kate parla di una perdita che ha vissuto solo lei perché è il suo corpo che ora dovrà abituarsi ai ritmi di un tempo. Dal suo punto di vista, Toby è consapevole del fatto che dovrà supportarla nonostante tutto e che a causa degli ormoni sbalzati ne subirà di cotte e di crude, ma quello che lui non vuole è essere escluso, perché entrambi hanno perso un bambino. Cosa vuol dire riuscire a condividere il dolore? Non è certo cosa di tutti i giorni affrontare situazioni di un certo tipo senza danni collaterali, e dopo che Kate rifiuta più volte la chiamata di sua madre, alla fine decide di rispondere e di dirle la verità, così da potersi togliere subito un grosso macigno. Basteranno poche ore a condurre Rebecca alla porta di sua figlia ed è in quell'istante pieno di sofferenza, e anche delusione e vergogna, che Kate si lascia abbracciare da sua madre. Finalmente viene lasciato a Rebecca spazio per poter fare il suo lavoro da genitore e in un momento di fragilità di questa portata Kate si lascia andare a un pianto disperato e inizia ad ascoltare tutti quei consigli che la porteranno poi a parlare con il suo compagno, consapevole che solo insieme potranno superare certe disgrazie.

"Non lasceremo che questa cosa ci distrugga", una frase che reimposta un percorso in evoluzione per i due, e Kate a fianco del suo Toby ammette di avere il desiderio di riprovare ad avere un bambino, ma solo in un secondo momento, ossia quando si sentirà nuovamente pronta. Ma per Toby questo è già un importante traguardo.

This Is Us racconta come la tragicità di un evento possa finire per trasformarsi in un nuovo punto di partenza e questo processo apparentemente macchinoso finisce poi per strutturarsi, nel corso di soli quaranta minuti, in maniera totalmente naturale e originale e con l'impressione che niente sia stato lasciato al caso. Quest'uso dei tempi alternato e un montaggio sempre più incisivo permettono ad ogni finestra storica di arricchirsi sempre di più di dettagli, di colori e di conseguenza di tutta quella serie di sfumature che solo un episodio prima sembravano illeggibili. La cosa più entusiasmante rispetto a questa trilogia è che sembra di trovarci realmente di fronte ad un vero e proprio libro illustrato: quasi per assurdo ci si dimentica che le due attrici che interpretano il personaggio di Kate nelle due diverse timeline siano due persone diverse. Ma effettivamente questo non è un esperimento alla Richard Linklater e questa non è la trilogia "before", ma una serie con un cast piuttosto numeroso e una squadra di sceneggiatori e registi capaci di uniformare il tutto. Siamo di fronte a un insieme di episodi che si prendono la briga di far vedere i lati più fragili di questi tre personaggi unici e sofisticati. E quindi, tenendo in considerazione proprio questi aspetti, l'elemento che senza ombra di dubbio risulta più convincente è che i vari showrunner, per parlarci di tutto questo, hanno deciso di utilizzare un solo momento drammatico della vita della famiglia Pearson e di raccontarci la visione dello stesso attraverso il punto di vista di ognuno di loro tre. E noi come se fossimo di fronte a un videogioco dove ci viene data la possibilità di cambiare personaggio ogni qualvolta lo si vuole assistiamo emozionati a un viaggio senza confini.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook This Is Us Italia.

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